MotoGP, i test di Barcellona. Ducati Vs Honda: stili diversi, stessa filosofia vincente

MotoGp

Antonio Boselli

Lavorare oggi per vincere domani. La filosofia è la stessa per Honda e Ducati, il metodo però è decisamente diverso. Nei test di Barcellona si è confermato lo schema di lavoro che questi due team hanno adottato nelle ultime stagioni e che li ha portati al top

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Da tradizione, la Ducati preferisce introdurre novità più o meno strutturali nei test e durante i weekend di gara. Una sorta di evoluzione continua per la Desmosedici che, grazie anche al supporto del team satellite Pramac, è un laboratorio perenne.

E così è successo anche a Barcellona, dove Dovizioso ha provato un nuovo telaio con un rinforzo in carbonio, che pare abbia migliorato l’inserimento della moto in curva. Jack Miller ha continuato lo sviluppo del codone in una versione più compatta e raccordata. Petrucci ha portato in pista l’halo in versione MotoGP, un profilo aerodinamico nero montato sul cupolino. Una novità, quest'ultima, che potrebbe non vedere mai la luce perché ostacola la visuale, ma rimane il fatto che l’ingegnere Dall’Igna è continuamente impegnato nello sviluppo della moto.

Approccio diverso per la Honda che, dopo aver cambiato radicalmente la moto quest’anno, sta portando avanti lo sviluppo della versione 2020. Marquez nel box aveva addirittura tre moto da provare, una carena con ali nuove e un telaio foderato in carbonio, mentre il collaudatore Stephan Bradl portava in pista il prototipo della prossima stagione. Un lavoro non tanto basato su un’evoluzione continua come la Ducati, ma sullo sviluppo di due progetti paralleli. Metodi diversi appunto, ma la stessa filosofia: lavorare senza sosta pianificando nel medio-lungo termine aggiornamenti continui. Un modello da seguire soprattutto da chi in questi anni è rimasto indietro nel metodo di lavoro e quindi anche nei tempi in pista.