MotoGP, GP Assen 2019: Dovizioso ha bisogno dell'aiuto di Petrucci

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Paolo Lorenzi

Al forlivese serve l’appoggio di tutta la squadra per provare a ricucire lo svantaggio su Marquez. Persino del suo compagno di squadra, pilota diverso da chi l’ha preceduto in Ducati

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Chi è il compagno di squadra? Un rivale corretto, una presenza indifferente, un avversario da temere? Ad Andrea Dovizioso in questo momento serve l’amico Petrucci, un piota da cui non deve guardarsi le spalle, ma con cui semmai condividere soluzioni, strategie, magari anche una parola d’incoraggiamento. Al Dovizioso pilota serve il sostegno di tutti e sì, persino di un avversario come il ternano che ad Andrea, parole sue, deve tutto…. Magari non è proprio così ma una certa dose di riconoscenza probabilmente è dovuta, per l’aiuto che gli ha dato quando è arrivo nel team ufficiale. Quell’aiuto promesso al Mugello e parzialmente ridimensionato alla vigilia del gran premio di Barcellona (ciascuno, d’altronde, bada prima di tutto ai propri interessi) sarebbe utile adesso. A cominciare dal prossimo appuntamento, in Olanda, non proprio il terreno di caccia delle Ducati. Non sarà facile e neppure scontato, ma si può fare. Marquez invece continuerà da solo per la sua strada. Lo spagnolo apparentemente non ha bisogno di nessuno, ma da Lorenzo non può aspettarsi ulteriori favori, per quanto fortuiti com’è accaduto in Spagna. Ciascuno di loro è geloso della propria grandezza. Ognuno dei due vuole primeggiare. Perché al maiorchino, in fondo, il ruolo di seconda guida va troppo stretto. Era così con Rossi in Yamaha, lo fu anche con Dovizioso in Ducati. Difficile credere che possa diventare l’alleato di Marquez oggi. Più facile pensare a una collaborazione tra i due ducatisti, quando la classifica chiarirà meglio i loro rapporti.