MotoGP, Lorenzo e Ducati Pramac, primo contatto: gli scenari

MotoGp

Antonio Boselli e Sandro Donato Grosso

La notizia del riavvicinamento di Lorenzo e Ducati ha alterato gli equilibri dei team: in attesa di conoscere i prossimi passi dei diretti protagonisti, facciamo il punto valutando per chi questa operazione possa essere un'opportunità e per chi un problema

RIVIVI LA GARA DI MOTOGP - CLASSIFICA - CALENDARIO

IL RACCONTO DELLE GARE DI MOTO3 E MOTO2

Come normale che fosse, ci vuole del tempo per digerire la notizia del contatto tra Lorenzo e Ducati per un clamoroso riavvicinamento. Ovviamente Dovizioso e Petrucci non si espongono più di tanto, su un'ipotesi che per ora rimane troppo lontana per una valutazione accurata. Ma di sicuro ha alterato gli equilibri, perché se Dall'Igna punta sul ritorno di Lorenzo, seppur in Pramac, la cosa non può certo fare un gran piacere ai piloti ufficiali. Ma l'affaire Lorenzo per chi è un'opportunità, per chi invece un problema?

Opportunità di certo per Lorenzo che comunque ritroverebbe una moto con la quale seppur tardivamente ha maturato un buon feeling ed ha vinto. È una grande opportunità anche per Ducati, che riporterebbe a casa un campione che è in grado di battere Marc Marquez, e che può rappresentare il futuro nel team ufficiale.

Il rovescio della medaglia è la gestione dell'ambiente in Ducati, appunto, con Dovizioso e Petrucci che sentirebbero inevitabilmente un po' minata la loro fiducia. Per la Honda aldilà dell'immagine di un campione che vuole andar via, liberare Lorenzo significherebbe chiudere anticipatamente un matrimonio mai sbocciato e destinare il budget per ricomporre un team magari promuovendo Nakagami nel Team Ufficiale e accogliendo il fratello di Marc Marquez, Alex, nel team di Lucio Cecchinello.