Superbike in Argentina: Bautista torna alla vittoria in Gara 1

MotoGp

Edoardo Vercellesi

Bautista centra pole e vittoria a Villicum, Rea e Razgatlioglu completano il podio. Solo dodici i piloti sulla griglia: in sei (tra cui Melandri e Davies) scelgono di non correre per le condizioni della pista, giudicata pericolosa perché troppo calda e sporca

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La prima giornata di gare da Villicum ci ha consegnato una situazione al limite del surreale, complici le condizioni della pista particolarmente difficili. Dopo una FP3 regolare, infatti, le temperature dell’aria e quindi dell’asfalto sono schizzate alle stelle, rendendo molto scivoloso un tracciato già caratterizzato dal tanto sporco fuori traiettoria. I tempi in qualifica sono stati molto alti e incredibilmente quasi nessuno è riuscito a migliorare montando la gomma più morbida, tanto che Alvaro Bautista si è aggiudicato la superpole con un crono di 1’40”771, a 1”7 di ritardo dal riferimento dello scorso anno.

In prima fila anche Michael Van Der Mark e Jonathan Rea, non particolarmente a proprio agio in queste condizioni limite. Seconda fila per Toprak Razgatlioglu, Alex Lowes e Michael Ruben Rinaldi; terza per Chaz Davies, Alessandro Delbianco e Sandro Cortese. In decima posizione Marco Melandri, che prima di Gara 1 è stato tra i protagonisti di una sorta di "ammutinamento": il ravennate, insieme a Davies, Cortese, Laverty, Camier, Kiyonari, Torres e Haslam, ha reputato la pista troppo pericolosa per correre, per via dell’enorme mancanza di grip. Torres e Haslam, dopo i primi tentennamenti, hanno poi deciso di schierarsi.

Gara 1 è scattata dunque con solo dodici piloti al via, complice anche la defezione di Loriz Baz, infortunatosi a una mano cadendo in Superpole. I primi quattro dello schieramento hanno subito fatto la differenza, staccandosi dal resto del gruppo e conducendo una gara incerta e ricca di sbavature. Nelle ultime tornate Bautista ha fatto la differenza e ha preso margine, conquistando la sedicesima vittoria stagionale davanti a Rea e Razgatlioglu: il turco ha ricucito il gap che lo separava dal campione del mondo negli ultimi giri, salvo poi staccarsi nuovamente e lasciare il secondo posto al compagno di marca. Con questo podio, tuttavia, Razgatlioglu si laurea aritmeticamente campione tra i piloti appartenenti ai team cosiddetti indipendenti.

Van Der Mark ha presto salutato la compagnia staccandosi dai primi tre e chiudendo quarto, precedendo il compagno di squadra Lowes e Haslam. Settimo al traguardo è Sykes, mentre Torres chiude ottavo davanti a Mercado, Delbianco e Reiterberger. Ultimo al traguardo Rinaldi, staccato di tre giri dopo essersi fermato al box. Per la giornata di domenica sono previste temperature più basse di circa dieci gradi, che aiuterebbero piloti e moto a trovare un po’ più di grip e a scongiurare – si spera – situazioni difficili come quella odierna.