MotoGP, GP Stiria. La Yamaha ritira la richiesta di aprire i motori: come stanno le cose

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

La Yamaha ha individuato il problema di fabbricazione alle valvole, così è stata ritirata la richiesta fatta agli altri costruttori di poter aprire i propulsori senza penalizzazioni. Tuttavia la casa giapponese non è riuscita a produrre il documento richiesto dalla direzione tecnica della MotoGP per dimostrare la natura dell’anomalia stessa. È questo uno dei temi di un venerdì pieno di spunti a Spielberg. Proviamo a rivederli tutti

GP STIRIA, LE QUALIFICHE GIRO DOPO GIRO

Il venerdì del Red Bull Ring ha già un sapore intrigante per la KTM, che a casa sua è protagonista con Pol Espargaró. Lo spagnolo ha una moto da podio, non a caso nella combinata Oliveira è quarto alle spalle di Miller e Dovizioso. “Polyccio” lo sa bene ma deve concretizzare al più presto, come ha fatto il compagno Binder, questa opportunità. Un altro che sul podio austriaco c’è salito pochi giorni fa e dimostra di saper andare forte è Jack Miller, che assieme a Dovizioso è il pilota trainante di Borgo Panigale nel venerdì del GP di Stiria.  Andrea ha messo a posto anche qualcosina in frenata, così pioggia o asciutto può puntare ad una vittoria bis per rendere più concreta la sua corsa mondiale.

Yamaha, ritirata la richiesta di aprire i propulsori

Per la Yamaha la pista di Spielberg risulta ancora poco digeribile, visto che la prima delle M1 è dietro a due KTM, due Ducati, due Suzuki ed una Honda. Sabato nella FP3 non dovrebbe ancora piovere, quindi Rossi che ha risparmiato le gomme punta a rientrare nei dieci. Per quanto riguarda i motori marchiati diapason, Rossi si augura di ritrovare la potenza di sempre, mentre in Giappone è stato individuato il problema di fabbricazione alle valvole, così è stata ritirata la richiesta fatta agli altri costruttori di poter aprire i propulsori punzonati senza penalizzazioni. La Yamaha contestualmente non è riuscita però a produrre il documento richiesto dalla direzione tecnica della MotoGP, atto a dimostrare la natura dell’anomalia stessa. Tema intricato per usare un eufemismo…

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Yamaha: ritirata la richiesta di aprire il motore

Zarco vuole scontare la sanzione in Austria

La penalizzazione di Zarco rispetta i pronostici della vigilia: partirà dalla pit lane. La sua voglia, seppur malconcio, è quella di arrivare alla gara di domenica per scontare la penalità in vista di Misano. Il francese ha commentato a Sky: "Per decidere le sanzioni ci vogliono uomini veri e questi non lo sono, spesso hanno paura e non sanno cosa fare...". Il francese dell’Avintia, sempre profondo in quello che dice, deve però fare attenzione, perché oltre all’uso della manopola del gas e del freno la FIM potrebbe voler controllare anche quello della lingua.

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Zarco: "Servono uomini veri per decidere sanzioni"

La Ducati accende il mercato piloti

Il vento del mercato ci regala ancora qualche refolo di fine estate, con Ducati che giocoforza punta su una possibile formazione con Bagnaia ufficiale assieme a Miller, Zarco in Pramac con Martin e Bastianini che approderebbe in Avintia. Un’alternativa sempre nell’ambito delle risorse disponibili potrebbe essere Bagnaia ancora un anno nel team di Paolo Campinoti prima della promozione. Meno scontato il futuro di Dovizioso: un pilota di talento come lui è ovvio che venga accasato d’ufficio nell’unico posto forse libero. L’Aprilia aspetta la sentenza su Iannone ad ottobre, ma se le cose non dovessero andar bene potrebbe permettersi il Dovi? Per Max Biaggi, ambasciatore di Noale nel Mondo, sarebbe “un pensiero stupendo”. Ovvio, non solo per lui! In Safety Commission si è parlato di sicurezza. I piloti vorrebbero una pista più sicura e un organismo che giudichi i loro comportamenti in pista e fuori più attento e moderno.

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Ciabatti: "Stiamo definendo il rinnovo di Bagnaia"