MotoGP, GP Aragon. I risultati della gara: 1° Rins, 2° Alex Marquez, 3° Mir, 7° Dovizioso

Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

Splendida vittoria della Suzuki ad Aragon: primo successo per Rins, che taglia il traguardo davanti ad Alex Marquez e Mir. Ottavo vincitore quest'anno in 10 gare: è record. Quartararo chiude 18° e perde la testa del Mondiale: il nuovo leader è Mir. Il miglior italiano è Morbidelli con il 6° posto. Dovizioso, partito 13° in griglia, rimonta fino alla 7^ posizione. Caduta di Bagnaia. Per la prima volta nella storia, il leader del Mondiale alla 10^ gara non ha ancora vinto un GP

LA CLASSIFICA DEL MONDIALE

Che fosse un mondiale pazzo ma altamente affascinate lo avevamo capito già nella prima gara di Jerez quando a vincere non era stato il solito Marc Marquez ma Fabio Quartararo che rappresentava il nuovo. Paradossalmente dobbiamo usare il passato perché il giovane talento francese oggi ha il sapore del vissuto visto che deve cedere il passo ad un altro astro nascente. La stella che brilla in queste ore si chiama Juan Mir che ha conquistato a suon di risultati la testa del Mondiale. Tra le novità anche Alex Marquez, ha preceduto Mir alle spalle del vincitore Rins, ed ha trovato una competitività improvvisa ed incredibile (se pensiamo che a Misano/1 ha chiuso penultimo) grazie alla quale è salito due volte di fila sul podio oltretutto sia sul bagnato sia sull’asciutto. Prestazioni che magari fanno riflettere anche chi lo ha spostato dal Team Ufficiale al Team satellite LCR d’ufficio prima ancora di averlo fatto correre e crescere nella top class.

Otto vincitori diversi in dieci gare

 

E' questo il risultato di una stagione dove il pronostico è utopia anche la domenica mattina. La conferma più palese è la gara delle Yamaha che occupava due delle tre posizioni della griglia con Quartararo e Vinales e che è affondata in una gara dove il degrado delle gomme sia anteriori che posteriori e la pressione delle stesse non è stata gestibile. Un campanello d’allarme, quest’ultimo, in vista delle prossime gare. In Suzuki si festeggia in modo sfrenato. Hanno ragione i giappo-brianzoli-spagnoli perché hanno la moto più veloce e più bilanciata con un telaio che consente traiettorie strette e non solo. I due pupilli di Davide Brivio sono davvero illuminati e se Alex Rins non avesse perso punti preziosi a Le Mans e soprattutto non avesse avuto il problema alla spalla di inizio stagione di certo nella battaglia Mondiale ci sarebbe stato pure lui. Juan Mir ha gli occhi puntati addosso e vive il pensiero perverso e stranamente fastidioso di poter vincere un Titolo senza aver trionfato in un Gran Premio. 

Nel box Ducati

Nei pianeti non allineati ci sono quelli della Ducati con Dovizioso che riesce a rimanere in gioco nonostante al check-in l’ultima chiamata sul display sia apparsa da tempo ad al banco dedicato e la signorina col foulard rosso abbia già verificato tutte le carte d’imbarco. Nel deserto di Aragon si replica tra pochi giorni e tutti sanno dove poter migliorare ma dipenderà dalle temperature come spesso accade in questa stagione peccato soltanto non avere Tex Willer con la stella 46, confinato nella sua villa di Tavullia a smaltire la quarantena ed a guardare Sky Sport MotoGP sul 208. Questo perché in situazioni del genere l’esperienza avrebbe potuto fare la differenza. Un mondo nuovo che ci piace, una sorta di quel “disordine artistico” della velocità su due ruote; un po' come quando vuoi provare spiegare alla moglie che il tuo modo di fare in casa ha intrinsecamente qualcosa di nobile ed accattivante e magari incompreso. Beato chi ci riesce…  

Come cambia la classifica

Mir è il nuovo leader del Mondiale di MotoGP con 121 punti, era dal 2000 che una Suzuki non occupava la vetta; 2° Quartararo (115), 3° Vinales (109), 4° Dovizioso (106), 5° Nakagami (92). Più staccati Morbidelli (87) e Rins (85).

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