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MotoGP, GP Portogallo. I risultati delle Libere di Portimao: 1° Bagnaia, 6° Marc Marquez

Sandro Donato Grosso

A Portimao c'è Bagnaia davanti a tutti al termine delle prove libere del venerdì (1:39.866). Il pilota Ducati precede Quartararo (+0.340) e Mir (+0.419). Sorprende Marc Marquez, rientrato 271 giorni dopo la caduta di Jerez: è 6° nella classifica combinata (+0.473). Dopo Pecco il miglior italiano è Marini 13°. Ancora in difficoltà i due piloti Petronas: 15° Rossi, 19° Mobidelli

PORTIMAO, LA GARA DELLA MOTOGP LIVE

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Un vissuto di nove mesi, alcune volte impalpabile nella sua difficoltà, che ha preso forma in poco meno novanta minuti. Marquez è il campione di sempre, non è al 100% perché a fine giornata il braccio era un po' sofferente, ma lo straordinario è destinato a diventare routine. Se potrà salire sul podio,  o vincere,  è solo una questione di tempo. Alla fine nel paddock tutti hanno ammesso che si sarebbero sorpresi del contrario. A fine giornata Marc ha detto: "Andavo forte e non sapevo perché". Roba da campioni; come se Federer ti spiegasse che il suo rovescio incrociato naturalmente va all'incrocio delle righe o Molinari che imbucare dal bunker alla 18 è routine. Ma questa è la bellezza dello sport e che di Marquez c'è ne è uno! Prendere o lasciare.

 

Nei giochi senza frontiere portoghesi, però, noi italiani possiamo sorridere perché abbiamo un ragazzo gentile vestito di rosso che guida la rossa a due ruote che oggi ha messo tutti dietro. Pecco Bagnaia su una pista dove lo scorso anno aveva sofferto è incisivo in ogni punto dell'ottovolante. Riesce a far sfogare i cavalli del ducatone, stacca alla grande, nei cambi di direzione è millimetrico. Insomma un bel vedere per chi ama andar veloce in moto. Ed anche per chi va veloce solo con la fantasia mentre sprofonda su divano. Vai Pecco, la pole come nella prima del Qatar può starci. Ovvio, devi sconfiggere la tribù dei  marziani tra i quali troviamo: Vinales, Quartararo, Zarco, Rins, Mir & Company. Tutti che sanno bene che con l'arrivo del 93 l'asticella torna ad essere alta. Oltre i sei metri. Per i più giovani basta scrivere Serhij Bubka su Youtube, giusto per capire che l'aria di lassù non è per tutti.

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