MotoGP, GP Catalunya. Bagnaia dopo la caduta: "Nakagami ha spento il cervello". VIDEO

ducati
©Getty

Bagnaia ha chiuso il GP di Barcellona con una caduta al 1° giro. Nakagami, con una staccata oltre i limiti, ha colpito con la testa la ruota posteriore della Ducati, trascinandolo a terra. "Prima di tutto sono contento stia bene – ha commentato Pecco, riguardo alle condizioni del giapponese –. Purtroppo lui è solito fare cose così, ha rischiato anche per sé stesso. Sono errori però che non ti puoi permettere, non può succedere in MotoGP"

HIGHLIGHTS - CLASSIFICA RINS: "GLI STEWARD HANNO MOLTE COLPE"

Cosa è successo con Nakagami in quella caduta alla prima curva?

"Prima di tutto sono contento che Nakagami stia bene, la salute è la prima cosa, quindi questa è una notizia positiva. Però devo dire che fare così alla prima curva del primo giro non serve. Purtroppo lui è solito fare cose così ed è brutto perché alla fine ci ho rimesso io. In ogni caso, come ho sbagliato io qualche gara fa, adesso ha sbagliato lui, queste cose succedono. Le gare sono anche queste, sono stato sfortunato, adesso penso ai test e soprattutto alle prossime gare, dove possiamo fare bene e recuperare punti. Non sarà facile risalire la classifica con un Quartararo così in forma, è molto forte e ha un gran feeling con la sua moto. Cercheremo comunque di recuperare perché ci sono ancora tante gare davanti".

 

Nella safety commission di venerdì, anche Rins si è lamentato di un contatto al Mugello proprio con Nakagami...

"In occasione di quella caduta con Rins mi sono sentito di difendere Nakagami, è stato un incidente di gara dove per una serie di circostanze Alex è finito giù. Però nella gara di oggi non ha proprio scusanti. Sicuramente non ci sono piloti cattivi, nessuno ha intenzione di farti cadere. Con una manovra del genere Nakagami ha rischiato anche per sé stesso. Sono errori però che non ti puoi permettere dopo tanti anni di gare. L’importante è che stia bene e che non si sia fatto niente, a parte la clavicola, ma poteva andare molto peggio. Cose del genere però non possono succedere in MotoGP. Rivedendo le immagini dall’elicottero, direi che Nakagami ha spento il cervello, non ci ha pensato e ha staccato in modo che, se non ci fossi stato io, sarebbe arrivato molto in fondo nella ghiaia, non si sarebbe mai fermato, è stata una valutazione totalmente sbagliata".

 

Ripensando però a come sarebbe cambiata la classifica del Mondiale senza questa caduta, non provi un pizzico di amarezza?

"Purtroppo è così, se potessero aggiungermi 20 punti perché nel passo gara ero veloce, li accetterei volentieri. Ma purtroppo oggi ho fatto zero punti come a Le Mans. Ho fatto errori io, ha fatto errori la squadra, ma a volte capitano cose così dove non puoi farci niente. Oggi forse avrei lottato per la vittoria, sicuramente sarei stato davanti".

 

Lottare contro un pilota forte come Quartararo ti avvilisce oppure ti dà uno stimolo in più?

"Sono contento di avere un avversario come Fabio. La gente fa sempre paragoni con il passato, ad esempio con i fantastici quattro Rossi, Lorenzo, Pedrosa e Stoner. Ma la verità è che Quartararo è uno dei piloti più forti di sempre ed è bello avere un avversario così".

 

Pensi che la caduta di Bastianini possa influire sulla scelta che dovrà fare la Ducati tra lui e Martin per il 2023?

"Ricordiamoci che Enea è al suo secondo anno in MotoGP, ha già vinto tre gare, penso che nessuno gli chiedesse di vincere il Mondiale in questa stagione, ha fatto cose incredibili, è andato al di sopra delle aspettative. Si può permettere questi errori, imparerà da questi errori, ma sta guidando nel modo giusto, non è obbligato a vincere il titolo quest’anno".