Moto3, GP Malesia. I risultati della gara a Sepang: McPhee trionfa su Sasaki, 6° Foggia

HIGHLIGHTS
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Il pilota inglese vince sul circuito di Sepang davanti al compagno di squadra Sasaki e a Sergio Garcia. Quarto Masia, quinto Moreira e sesto Dennis Foggia (miglior italiano al traguardo)

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C’ha provato, Dennis Foggia, da solo con la sua Honda in mezzo a una muta di Ktm-Husqvana-Gas Gas (la stessa moto con nomi diversi). C’ha provato alla fine del penultimo giro a infilarle tutte. E c’è riuscito. E’ persino riuscito a tenersele dietro fino a metà dell’ultimo. Poi ha dovuto cedere sul rettilineo, dove l’hanno infilato senza pietà. Tra Honda e Ktm, purtroppo non c’è gara e il pilota del team Leopard s’è visto passare da McPhee, Sasaki, Garcia, Masia e Moreira. Da primo a sesto in pochi metri. Poteva vincere chiunque di loro, l’ha spuntata l’inglese, davanti al compagno di squadra Sasaki (quarto podio in cinque a gare). E si che Dennis aveva primeggiato in prove e qualifica, l’unica consolazione, la dimostrazione che su questo circuito aveva buone carte in mano, da giocare sul tavolo d’asfalto della veloce pista malese, dove le moto austriache hanno però mostrato i muscoli. Insieme al podio sfuma la possibilità per Foggia di scavalcare Garcia al secondo posto. I due punti che li separavano alla vigilia della corsa sono diventati sei dopo il traguardo. Poteva perderne di più se fosse rimasto in lotta fino alla fine anche Izan Guevara, meno a fuoco del solito dopo la vittoria in anticipo del titolo, ma lo spagnolo ha perso il gruppo dopo aver tamponato Sasaki all’uscita dell’ultima curva (forse per una sfollata del giapponese che gli ha fatto perdere velocità) ed esser finito nell’erba. La corsa ha perso per strada diversi protagonisti; Nepa è caduto subito all’inizio con un high side terribile che l’ha scaraventato sull’asfalto in mezzo alle moto che lo sfioravano: momenti di terrore (sulla pista dove 11 anni perse la vita Simoncelli, travolto dopo una scivolata), l’italiano è uscito in barella ma cosciente. Poi sono caduti anche Munoz (con una dinamica simile all’incidente di Nepa), subito dopo anche Suzuki (scivolato da solo). Il gruppo di testa ha infine perso Riccardo Rossi, per una perdita dell’anteriore nel tentativo di resistere al sorpasso di Moreira. Infine ha rischiato di non tagliare il traguardo lo stesso campione in carica, che è invece tornato in pista (maledicendo il giapponese) per chiudere in dodicesima posizione. L’unico italiano sul podio alla fine è stato Max Biaggi, salito a prendere il premio per la squadra vincitrice. I piloti suoi connazionali tornano a casa per lo più delusi: già detto di Foggia, Bartolini ha chiuso al 13° posto, Migno al 14°, Carraro al 20°. Tutti gli altri non hanno tagliato il traguardo. 

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