MotoGP, risultati delle Libere a Valencia: 1° Marini, 8° Quartararo, 9° Bagnaia
Tre Ducati davanti a tutti nel venerdì di Libere a Valencia: Marini (Mooney VR46) è il più veloce in 1:30.217, davanti a Martin (Pramac) e Miller (Ducati ufficiale). 4° Marc Marquez su Honda, 5° Bastianini (Gresini). Più indietro i due rivali per il Mondiale: Quartararo è 8°, cinque millesimi più veloce di Bagnaia (9°). Pecco ha sofferto il vento, si è lamentato con il box parlando di "moto nervosa", poi nel finale del turno (con la gomma dura davanti), ha iniziato a girare su buoni tempi
Insegue Bagnaia, vola Quartararo. Stati d’animo a confronto. Il francese, che non ha nulla da perdere, ha sciolto le briglie alla sua Yamaha. Pecco sembra ancora un po’ contratto, fatica a sistemarsi la Ducati e il cronometro inesorabile gli presenta il conto: nono tempo, dentro per un soffio nei primi dieci. La buona notizia è che la Yamaha anche lanciata al galoppo subisce la superiorità delle altre Ducati: ottavo Fabio (per 5 millesimi, un’inezia), davanti al suo avversario, ma dietro una sfilza di Desmosedici. Ce ne sono quattro nei primi cinque posti, con Luca Marini in testa, seguito da Martin, Miller, Marc Marquez (caduto due volte tra mattino e pomeriggio), Bastianini, Oliveira con la KTM, e quindi Zarco che porta a sei il conto delle Ducati in top ten. Pecco ha sofferto il vento e forse un filo di nervosismo, palese dopo alcuni errori seguiti da gesti eloquenti. Ha cambiato carena al pomeriggio, ritoccato l’elettronica, ma deve ancora sintonizzare la sua moto sulle prestazioni delle altre Ducati che sembrano in grado di sbriciolare i cordoli del circuito Ricardo Tormo. Sabato c’è ancora tempo per conquistare una delle prime file e gestire con più serenità la gara della vita. Di solito il suo sabato è meglio del venerdì. Questione di feeling. Di pazienza. E di ottimismo, quello che a tratti sembra mancare al suo box, dove nessuno sorride. Quartararo d’altra parte può solo stringere i denti, per il dolore del dito fratturato in Malesia, e spremere tutto ciò che può dalla sua M1. Cosa che peraltro gli sta riuscendo piuttosto bene (Ducati permettendo). Sul circuito di casa mancano all’appello le Aprilia di Aleix Espargaró (13° dopo una scivolata) e di Maverick Vinales (12°). La Suzuki si prepara all’ultimo valzer con Rins (11°) e Mir (14°), ma i distacchi sono davvero risicati: 17 piloti in un secondo scarso, tutto può cambiare in due curve. Sabato sarà una bella sfida.