Moto2, Bagnaia campione: "Sky VR46 una famiglia, abbiamo vinto tutti insieme"

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Dopo la straordinaria conquista del titolo mondiale di Moto2 a Sepang, il pilota italiano dello Sky Racing Team ha pubblicato sul proprio profilo facebook una lettera molto bella, nella quale ha raccontato la sua gioia e ripercorso le tappe che l'hanno portato a questo successo: "Quante volte ho immaginato questo momento, ma é una sensazione inspiegabile. In quell’ urlo nel casco c’era tutto, tutto quello che mi ha portato ad essere campione del Mondo"

BAGNAIA CAMPIONE, IL COMMENTO DI MEDA

BAGNAIA STORY, DALLE MOTOCROSS AL TETTO DEL MONDO

Il primo titolo mondiale non si scorda mai, quello è certo. Ma probabilmente si fa anche fatica a metabolizzarlo, a comprenderne la portata, a capire sino in fondo dove ci si è riusciti a spingere. E' quello che è successo a Francesco Bagnaia da Chivasso, fenomeno su due ruote trascinato sul traguardo dell'impresa da una "famiglia", lo Sky Racing Team VR46. E' raccontando di loro, dei suo anni di crecita con e senza il Team, ricordando anche gli attimi meno brillanti che il nuovo campione del mondo di Moto2 hascritto di getto una bellissima lettera poi pubblicata sul suo profilo facebbok, qualche ora dopo la gara di Sepang che l'ha laureato campione. A testa leggermente più fredda e cuore senza dubbio più caldo. Mettendo insieme e riordinando pensieri e immagini del magnifico trionfo. E' qui tutto il suo mondo, tutta la sua gioia, tutti i suoi ringraziamenti. Leggiamola insieme.

La lettera di pecco

L’ultimo giro ho urlato, ho pianto iniziando a realizzare che dopo la bandiera a scacchi sarei diventato Campione del Mondo. Quante volte ho immaginato questo momento, ma é una sensazione inspiegabile. In quell’ urlo nel casco c’era tutto, tutto quello che mi ha portato ad essere campione del Mondo, c’era l’anno 2013 che é stato il più difficile della mia carriera, c’era l’Academy che se non fosse stato per loro probabilmente ora sarei a casa, c’era il Team Aspar che mi ha insegnato tanto, c’erano questi due anni meravigliosi con il Team Sky e la mia squadra che posso chiamare Famiglia, c’erano i miei genitori e i loro sacrifici, c’era mia sorella perché senza di lei sarebbe stato tutto molto più difficile, mio fratello che non vedo l’ora di abbracciare insieme ai miei nonni e zii che mi guardano e mi seguono sempre da casa, la mia ragazza che mi ha fatto la sorpresa di arrivare qui in Malesia, i miei amici in piazza. Vedere Pablo, David, Idalio, la mia squadra, Elena, Uccio, Vale insieme a tutto il team e alle persone che mi sono state vicine emozionati mi fa sorridere, in realtà ripensare a tutta la stagione mi fa sorridere, perché è la mia prima volta in carriera che mi sono giocato il titolo e tutti loro hanno sempre creduto in me, mi hanno messo nella condizione di farlo, insieme abbiamo vinto, insieme abbiamo preso ogni decisione, insieme abbiamo attraversato momenti difficili, insieme abbiamo perso e insieme siamo tornati a vincere, mi hanno insegnato tanto, hanno sopportato tanto. Siamo sempre stati una squadra, ci siamo sempre fidati l’uno dell’altro. Mi piace collezionare momenti, mi piacciono le persone che mi lasciano qualcosa e mi piace lasciare qualcosa alle persone e oggi più di ieri é cosí per me, ognuno di voi mi ha lasciato qualcosa e avrete sempre un posto speciale nel mio cuore perché oggi ho raggiunto l’obiettivo, l’obiettivo per cui lavoro dalla prima gara del 2013 e senza di voi non sarebbe stato possibile.
SEMPLICEMENTE GRAZIE,
Pecco.