Il 16 febbraio Valentino Rossi compirà 40 anni, suo fratello Luca Marini ha raccontato alla Gazzetta dello Sport chi è il nove volte campione del Mondo lontano dalle telecamere. "Ha lo spirito di un ragazzo, quando è con noi dello Sky Racing Team VR46 dispensa consigli, sembra un nostro coetaneo. Non credo si ritiri fra due anni"
Raccontare Valentino Rossi da molto vicino, da chi vive quasi quotidianamente il Campione di Tavullia. Chi se non suo fratello, Luca Marini, pilota dello Sky Racing Team VR46, ha rilasciato un’intervista a Mario Salvini de La Gazzetta dello Sport parlando apertamente di Vale, di futuro e del suo modo di relazionarsi con i ragazzi dell’Academy. Rossi a 360 gradi, a dieci giorni dai suoi 40 anni. “Se lo vedi ogni giorno, non solo in pista, ma anche a casa, non puoi certo essere sorpreso dal fatto che continui a correre. Dura batterlo in allenamento e se capita si rifà la gara. Di sicuro non sta valutando l’opzione ritiro, non credo lo faccia tra due anni".
Quarant'anni e non sentirli
“Ha lo spirito di un ragazzo ma è un uomo di grande esperienza - continua Marini a La Gazzetta - quando è con noi dello Sky-VR46 e dell’Academy lo vedi che ci sta bene, sembra un nostro coetaneo. Ha una gran voglia di vincere, correre in moto è la cosa che ancora lo emoziona di più. Lui può dirlo a ragion veduta, ha provato la Formula 1, il rally. E poi non so, esattamente, il bungee jumping, il paracadutismo, ma niente lo emoziona e lo fa star bene come correre in moto”.
Grande generosità
Pista, allenamenti e tanto gas. Rossi non è solo questo, come racconta Luca Marini, c’è anche l’aspetto umano che spesso e volentieri passa in secondo piano e che lui tiene a rimarcare. “Ammiro tanto la sua generosità. Sta crescendo piloti che adesso si ritrova contro. Aiuta i suoi avversari. E’ una cosa che gli fa onore e che gli piace molto. Sa essere serio, capita di parlare di argomenti importanti. Lui mi dà sempre consigli, ora per esempio mi sta ripetendo di iniziare la stagione 2019 con calma”.
Il più grande di sempre
“Il fatto che non vinca più come prima è data da una serie di circostanze, non perchè è più lento. Per vincere ci vogliono pilota, moto, team e fortuna. Per me lui è il più grande di sempre e se in questi anni ci fosse stato tutto questo avrebbe vinto di più”.
