Sky VR46, Uccio: "Mig e Bez sono forti e veloci"

MotoGp
Uccio (Alessio Salucci)
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In occasione delle Libere di Aragon, il dirigente del Team ha parlato dei nuovi piloti Sky VR46: “A Migno volevamo dare un’altra possibilità. Bezzecchi con la Kalex può fare bene”

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Nella giornata di giovedì è stata ufficializzata la nuova line up per la stagione 2020. Ad affiancare i riconfermati Luca Marini e Celestino Vietti Ramus, ci saranno Marco Bezzecchi (Moto2) e Andrea Migno (Moto3). Due volti noti, nel giro dell’Academy da diverso tempo e, per Mig, si tratta addirittura di un gradito ritorno, perché ha già vestito i colori del Team di Tavullia dal 2015 al 2017. Durante le prove Libere di Aragon, Sandro Donato Grosso ne ha parlato con Uccio (Alessio Salucci), Direttore Sportivo VR46 Riders Academy che, con Sky, gestisce lo Sky Racing Team VR46. Tra aspettative, strategie e nuovi obiettivi nelle due categorie.

Nuova Line up 2020, un ritorno e una new entry.

“Sono contento dei due piloti nuovi dell’anno prossimo. Li conosciamo molto bene perché sono nell’Academy da tempo, sia Marco che Mig. A Migno ci sentivamo pronti a dargli un’altra possibilità nel nostro Team, perché secondo noi se lo merita per tutto il lavoro che fa e poi è anche un pilota forte e veloce. L’ha dimostrato anche la settimana scorsa e magari nel nostro ambiente può tirar fuori il meglio di sé. Bezzecchi ha fatto una stagione fantastica l’anno scorso, quest’anno ha sofferto un po’ con la KTM in Moto2, come tutti gli altri. Speriamo che nel nostro Team con la Kalex possa dare il meglio”.

In Moto2, Pecco Bagnaia ha vinto il Mondiale con Sky VR46. In Moto3 quello step decisivo per giocarsi il titolo, da dove può arrivare?

Può arrivare dal gioco di squadra, da Migno e da Vietti. Sono piloti intelligenti e secondo noi possono fare squadra come abbiamo fatto l’anno scorso in Moto2 con Pecco e Maro. Adesso, il Motociclismo moderno chiede quello e solo così il Team può crescere e di conseguenza anche i piloti”.

Ktm e Honda, chi è più competitivo in Moto3?

“Sono due moto diverse ma simili, hanno dei punti di forza diversi sia di motore che di telaio. Alla fine dei giochi, se riesci a portare al limite la KTM che è una moto un po’ più difficile, alla fine puoi giocarti il Mondiale. Lo sta dimostrando Canet che, Misano a parte, era lì in campionato ed è ancora lì e se la può giocare. Lo può dimostrare Vietti che è un rookie, ha fatto dei podi ed è sempre davanti. Quindi sono due moto diverse ma allo stesso modo competitive”.