Rossi: sì a Nascar e Le Mans, ma non chiedete quando smetto
MotoriArrivato a quota 100 vittorie in carriera, il Dottore non si pone limiti e strizza ancora l'occhio alle quattro ruote: "Sono corse che mi affascinano, ma odio la domanda su quanto durerà la mia carriera"
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Arrivato a 100, uno comincia a non darsi più limiti. Cento vittorie e la carriera diventa infinita. E' la domanda che Valentino Rossi proprio non sopporta: quando smetterai di correre in moto? Le risposte per ora sono cento, appunto, e pure se poi parla del suo futuro, della Nascar o della 24 ore di Le Mans, Rossi non ci mette mai una data. Il tempo s'è fermato. "Non è che uno corre e dice 'Fra due anni smetto'. Non ho mai pensato così la mia vita. Quanto odio quella domanda...".
Rossi è uno che pensa positivo al di la' della retorica: "Mi fa piacere quando mi chiedono se penso di essere il piu' rande pilota della storia- dice a Gpone.com- farselo domandare già è buono...". C'è lui, nel Motomondiale, e quindi si fa fatica trovare mancanze al circo. Però... "manca un po' di spettacolo, come quando c'erano le 1000, e manca un po' di sano rapporto tra i piloti come dieci anni fa". Avrebbe smesso, se non ci fosse stato Stoner? "Sicuramente Stoner è stata una bella motivazione per continuare". Sulla Ducati va bene solo l'australiano, perché? "La Ducati ha un'elettronica molto sofisticata, che aiuta tanto uno che guida come Stoner e diventa uno svantaggio per dei piloti che guidano più normale come Capirossi, Melandri e Hayden. Ma la differenza è troppo grande, mi stupisce. Sarebbe bello vedere Stoner su una Honda e una Yamaha. La Ducati è la moto per Stoner".
Se Rossi non avesse avuto le Bridgestone? "Avrei fatto cagare come l'anno prima... Sarei arrivato a più di 100 punti da Stoner". Com'è la storia del muro nel box Yamaha che separa Rossi e Lorenzo? "La storia del muro e' lunga, parte dalla fine del 2007, avevo una situazione difficile, avevo una M1 che andava piano, avevo delle gomme che facevano schifo. La previsione per il 2008 era che rimaneva tutto uguale con in più un compagno di squadra più forte. Mi sono battuto per la moto e le gomme, e ho detto che volevo stare da solo. Loro hanno accettato, magari avevano paura che io andassi via". Ha provato la Formula1, il rally, ha vinto in tutte la categorie del Motomondiale, che esperienza manca a Rossi? "Mi manca la Nascar, e la 24 ore di Le Mans con i prototipi. Vorrei farle, e forse ci sarà l'occasione".
Arrivato a 100, uno comincia a non darsi più limiti. Cento vittorie e la carriera diventa infinita. E' la domanda che Valentino Rossi proprio non sopporta: quando smetterai di correre in moto? Le risposte per ora sono cento, appunto, e pure se poi parla del suo futuro, della Nascar o della 24 ore di Le Mans, Rossi non ci mette mai una data. Il tempo s'è fermato. "Non è che uno corre e dice 'Fra due anni smetto'. Non ho mai pensato così la mia vita. Quanto odio quella domanda...".
Rossi è uno che pensa positivo al di la' della retorica: "Mi fa piacere quando mi chiedono se penso di essere il piu' rande pilota della storia- dice a Gpone.com- farselo domandare già è buono...". C'è lui, nel Motomondiale, e quindi si fa fatica trovare mancanze al circo. Però... "manca un po' di spettacolo, come quando c'erano le 1000, e manca un po' di sano rapporto tra i piloti come dieci anni fa". Avrebbe smesso, se non ci fosse stato Stoner? "Sicuramente Stoner è stata una bella motivazione per continuare". Sulla Ducati va bene solo l'australiano, perché? "La Ducati ha un'elettronica molto sofisticata, che aiuta tanto uno che guida come Stoner e diventa uno svantaggio per dei piloti che guidano più normale come Capirossi, Melandri e Hayden. Ma la differenza è troppo grande, mi stupisce. Sarebbe bello vedere Stoner su una Honda e una Yamaha. La Ducati è la moto per Stoner".
Se Rossi non avesse avuto le Bridgestone? "Avrei fatto cagare come l'anno prima... Sarei arrivato a più di 100 punti da Stoner". Com'è la storia del muro nel box Yamaha che separa Rossi e Lorenzo? "La storia del muro e' lunga, parte dalla fine del 2007, avevo una situazione difficile, avevo una M1 che andava piano, avevo delle gomme che facevano schifo. La previsione per il 2008 era che rimaneva tutto uguale con in più un compagno di squadra più forte. Mi sono battuto per la moto e le gomme, e ho detto che volevo stare da solo. Loro hanno accettato, magari avevano paura che io andassi via". Ha provato la Formula1, il rally, ha vinto in tutte la categorie del Motomondiale, che esperienza manca a Rossi? "Mi manca la Nascar, e la 24 ore di Le Mans con i prototipi. Vorrei farle, e forse ci sarà l'occasione".