Non solo Lorenzo-Marquez, ecco i Mondiali all'ultima curva

Motori
Nicky Hayden, sulla sua Honda numero 69, nel 2006 ha beffato Valentino Rossi nell'ultima gara del Mondiale, proprio a Valencia (Foto Getty)
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I precedenti: a Valencia, i due piloti spagnoli si contenderanno il titolo all'appuntamento finale della stagione. In Moto Gp era accaduto solo nel 2006, ma la storia della classe regina i duelli “sul filo di lana” sono stati numerosi. Ecco i più famosi

Lorenzo-Marquez come Rossi-Hayden e Agostini-Hailwood. A Valencia, nell'ultimo Gp della stagione, i due spagnoli si giocheranno il Mondiale. Un duello all'ultima curva che non è una novità nella classe regina del motociclismo. Ecco dal 1949 i testa a testa più appassionanti risolti in extremis.

2006, Hayden beffa Rossi –
In uno degli anni più sfortunati della carriera di Valentino Rossi, il pilota italiano "rischia" comunque di laurearsi campione del mondo. All'ultima gara, a Valencia, il pesarese è in testa alla classifica con 8 punti sulla Honda di Nicky Hayden e parte dalla pole position. Una gara di possibile controllo che per Rossi diventa una tragedia sportiva. Il Dottore cade al quarto giro, riesce a ripartire ma non va oltre un tredicesimo posto che insieme al podio di Hayden gli fa perdere il Mondiale.

1992, ultimo acuto di Rainey contro Doohan – Il terzo Mondiale dello statunitense, conquistato nella stagione precedente il gravissimo incidente che l'ha ridotto su una sedie a rotelle, è deciso dalle cadute. Quella di Hockenheim che fa saltare all'americano il Gp di Olanda e soprattutto quella che procura al rivale di Rainey, un giovane Mick Doohan, una frattura alle gambe. In Sudafrica appuntamento finale della stagione l'australiano è ancora in vantaggio di due punti, ma sul circuito di Kyalami l'aussie, in piena convalescenza, arriva solo sesto e il rivale Rainey giunge sul podio, strappando il titolo per 4 punti.

1983, il giovane Spencer supera il veterano– Esattamente trent'anni prima del duello Lorenzo-Marquez, un'altra lotta tra connazionali, questa volta statunitensi, aveva infiammato il Motomondiale. Il veterano Kenny Roberts contro il giovane Freddie Spencer, Yamaha contro Honda. Un testa a testa appassionante (6 vittorie per ciascuno) che ha il suo epilogo il 4 settembre a Imola nel Gp di San Marino. Il 22enne Spencer, avanti di cinque punti, può anche arrivare secondo, mentre Roberts deve vincere e sperare in un terzo gradino del podio per l'avversario, magari grazie all'aiuto del compagno e connazionale Eddie Lawson. Ne viene fuori una gara memorabile, con Roberts in testa e Spencer capace di mantenere la posizione, utile per diventare il campione del mondo più giovane della storia della 500.

1981, Lucchinelli batte Mamola sotto la pioggia –
L'azzurro, uno dei pilota più istrionici della storia della 500 porta un Mondiale in Italia dopo 6 anni. Dopo un derby lungo tutta stagione con il compagno di squadra alla Yamaha Randy Mamola conclusasi solo all'ultima gara in Svezia. Con "Lucky", a + 5, che dopo l'incidente che aveva coinvolto in Finlandia lui e Barry Sheene, bada solo ad arrivare in fondo, davanti al rivale in una gara dominata dalla paura.

1966,1967 e 1975, Agostini contro i britannici– I primi due titoli in 500 l'asso di Lovere li vince contro Mike Hailwood ed entrambi all'ultima curva. Nel 1966 si corre a Monza e l'italiano è in svantaggio rispetto al britannico. Davanti a un pubblico in delirio Ago, obbligato a vincere, supera Hailwood, dopo un duello serratissimo nei primi giri e dopo la rottura dell'inglese il bresciano si invola verso il titolo, il primo in 500 per l'Italia dopo 9 anni.

Un'iride bissata alla stessa maniera nel 1967 in Canada, a Mosport (unica incursione in terra canadese del Motomondiale) in cui si arriva con l'azzurro in vantaggio di due punti. In Nord America, l'inglese vince e Agostini finisce secondo. Stessi punti, 46, stesso numero di vittorie ma un numero maggiore di secondi posti grazie ai quali Ago conquista il Mondiale.

Una vittoria sul filo di lana che il fuoriclasse di Lovere ripete una terza volta otto anni dopo nel 1975 sempre contro un pilota britannico, Phil Read. Dopo un Mondiale in cui Agostini aveva subito la rimonta dell'inglese, alla Honda dell'azzurro si presenta con 5 punti di vantaggio sul rivale all'ultimo Gp a Brno. Qui vince la gara mettendo in bacheca il titolo con 8 punti di vantaggio su Read.