Enduro: Campioni buoni, duri, senza età

Motori

Guido Meda

A cavallo tra gli anni '70 e '80 si chiamava regolarità e gli italiani erano i migliori. Ovunque nel mondo vincevamo noi, anche alla Dakar. Nel nome del capitano Augusto Taiocchi, 50 piloti “d’epoca” sono tornati in sella su moto d’epoca. E vanno ancora fortissimo!

Era lo sport preferito da Steve McQueen che nel 1964 partecipò ad una Sei Giorni. Quello che oggi è l’Enduro prima si chiamava Regolarità, ma di regolare aveva ben poco. I nostri piloti andavano fortissimo. Non c’era ostacolo che li fermasse, non c’era fatica che li rallentasse. La nazionale italiana di Regolarità ha dominato nel mondo per un ventennio, agli ordini di Augusto Taiocchi, un meccanico bergamasco che lavorava a Milano, e che era anche un pilota straordinario. Cinque anni fa la scomparsa di Taiocchi ha lasciato un vuoto incolmabile tanto che Claudio Terruzzi, un ex dakariano che dal Capitano aveva imparato tutto,  ha deciso di ricordarlo con un evento che è stato un po’ gara, un po’ festa un po’ passerella.

Un glorioso ritrovo tra amici

E’ bastato scegliere la località (Montecampione, BS) tracciare un percorso duro e fare un giro di telefonate. Nel nome di Taiocchi hanno risposto tutte le vecchie maglie azzurre. Piloti che oggi hanno tra i 50 e i 70 anni, ma vanno ancora molto più forte di qualsiasi giovane dilettante. Si sono presentati con altrettante moto d’epoca e hanno aggredito i sentieri di Montecampione con il talento, la classe e l’umiltà che è solo dei campioni veri. Dakariani mitici come Orioli, De Petri, Picco, Terruzzi, Findanno, Marinoni, Medardo, Fasola e fuoristradisti puri come Gritti, Passeri, Andreini, Gagni, Brissoni, Pellegrinelli…Su fino a 50 piloti, come se i muscoli e i riflessi non avessero mai smesso di lavorare per affrontare salti, radici, buche, salite e discese ripidissime per poi chiudere con pane e salame, come prevede la sana e antica tradizione fuoristradistica. Moto Ktm, Honda, Puch, Villa, Fantic, Swm, Sachs, Cagiva, Ancillotti, Kramer, Bmw che messe in mani così sapienti sanno ancora arrampicare come se il tempo non fosse passato. E dall’estero hanno già chiamato i vecchi campioni di molte nazionali annunciando la loro presenza alla prossima edizione. E stai a vedere che un glorioso ritrovo tra amici diventerà una specie di Mondiale senza precedenti.