25 anni di Ducati Monster

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25 anni e non sentirli: potrebbe essere lo slogan per Ducati Monster, che lunedì 2 ottobre compie il quarto di secolo. Era il 1992 quando Ducati decise di spogliare la superbike 888 creando Monster, il capolavoro di Miguel Galluzzi che in quell’occasione disegnò il serbatoio a dorso di bisonte diventato, da allora, stilema acclamato e marchio di fabbrica della naked Ducati

E’ facile oggi snobbare Monster, perché la visibilità non è più la stessa dei suoi primi dieci anni di vita: le concorrenti sono diventate tantissime, ma chi ha vissuto quel periodo sa bene che forse, senza Monster, oggi non esisterebbero. Allora era inconcepibile che una moto sportiva non avesse carenatura e semi-manubri, eppure eccola lì: la ciclistica della supersportiva di casa e il motore due valvole da 900cc con i cavalli e soprattutto la coppia giusta per andare forte su strada.

Costava un’ira di Dio – dodici milioni e mezzo, cifra con cui ci si portava a casa fior di sportive – ma i concessionari avevano la fila fuori dalla porta. Perché il Monster aveva stregato motociclisti di ogni provenienza: dagli sportivi che cercavano un’insospettabile con cui “pettinare” gli amici in montagna a chi invece non amava passare inosservato in città fino, incredibilmente, ai customisti che prima di allora non anelavano ad altro se non alle bicilindriche americane. Merito di un’immagine che il Monster si è costruito da sola fino a diventare un’icona di stile consacrata poi da stampa extra-settore, cinema e televisione.

In 25 anni Monster si è evoluto costantemente, cambiando schemi tecnici, stili – con la naturale eccezione del serbatoio – e prestazioni per restare al passo con i tempi. L’ultima rivoluzione la ricordiamo nel 2014 con la nascita del primo 1200, che ha poi dato vita alla cattivissima 1200R e alla sorella minore 821 per creare una famiglia che credevamo completa fino a quando Ducati, innestando la marcia indietro, ha deciso allo scorso EICMA di rimettere in gamma il motore a due valvole con la 797.

Difficile che il prossimo Salone di Milano veda la stessa line-up, perché due modelli spiccano come un po’ indietro rispetto al nuovo 1200 e alla 797 che hanno introdotto alcune piccole modifiche allo stile. La 1200R potrebbe non venire toccata, ma pensare che a Bologna resistano alla tentazione di trasformare la 821 in 939 è davvero difficile. Dopotutto la cilindrata è vicina a quella del primo Monster, e l’anniversario è di quelli impossibili da ignorare. Ma la domanda più importante, al momento, è se dovremo aspettare un mese per arrivare ad EICMA o Ducati vorrà onorare la ricorrenza proprio lunedì 2 ottobre? Occhi aperti…

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