WRC, Ogier e Wilson: due cuori e una caparra

Motori

Lucio Rizzica

Ogier WRC Australia 2017 (Sutton)
SUT_Rally_Australi_1558641

Quale sarà il futuro di Sebastian Ogièr? Scopriamo quali sono state le sue dichiarazioni

Ero molto emozionato mentre tagliavo la linea del traguardo in Galles. Questo è stato un anno difficile e abbiamo tutti dovuto lavorare duramente. E’ stato incredibile vincere con la M-Sport, ma ora non mi chiedete cosa farò il prossimo anno. Non è il momento di parlarne. Presto dirò tutto, ma non mi fate domande, lasciatemi godere questo momento”.

Così parlò Sébastien Ogier e più non disse in Australia. Così stanno le cose a tutt’oggi e sulla scrivania del cinque volte campione del mondo restano solo due opzioni: rimanere al volante di una Ford Fiesta in M-Sport oppure salutare la compagnia e andare via, ritirarsi, chiudere con i rally. Questo vuol dire che la proposta di M-Sport per il 2018 potrà essere determinante tanto quanto le motivazioni che Ogier potrà trovare nel desiderio neppure tanto represso di voler attaccare la serie leggendaria di Sébastien Loeb, nove volte consecutive campione iridato della categoria.

In fondo, il quinto titolo mondiale è ben più del giro di boa di un risultato eccezionale che cinque anni fa sembrava impossibile replicare e oggi appare credibile poter quantomeno eguagliare. La proposta che Malcom Wilson farà a Ogier dovrà soddisfare il francese tanto sotto l’aspetto economico quanto sotto quello tecnico. In entrambi i casi Wilson dovrà chiedere alla Ford Europe –dopo il disimpegno della casa madre americana- di sostenere nel corso del prossimo campionato un impegnativo ritocco verso l’alto sia dell’ingaggio del pilota che della crescita tecnica della macchina.

In Galles Wilson era stato molto chiaro: “Devo valutare, vorrei ripetere una stagione così ma non posso fare passi più lunghi delle mie gambe. Ho un’azienda da tutelare e dei dipendenti da rispettare”, che tradotto suona più o meno come “io quest’anno le mani in tasca le ho messe ma se Detroit non muove foglia e nessun altro più vicino mi dà un aiutino, io torno a fare quel che posso fare –anche in nome di Ford- ma l’azienda non la chiudo e chi lavora con me non lo lascio a casa”.

Una riflessione da bravo padre di famiglia e accorto imprenditore. Ubi maior minor cessat. E dopo la conquista dei titoli piloti e costruttori con una stagione che è risultata a metà gioco d’azzardo e per l’altra metà gioco di prestigio, di più non si può fare. Tantomeno ripetersi. Va bene il sacrificio di lasciar partire il talentuoso Ott Tanak verso Toyota, ma senza aiuti non si può andare avanti, dunque liberi tutti: anche Ogier. E tanti saluti al sogno di ripetersi. In fondo Malcom Wilson ne è convinto: M-Sport porta in alto in nome Ford, per questo è giusto che Ford si scomodi un po’ e –se proprio non vorrà sporcarsi le mani- che almeno collabori alle spese.

Qualcosa intorno a Wilson sembra muoversi, ora forse manca solo la decisione finale di Ogier, che in Australia ha fatto sapere  di avere le idee già abbastanza chiare: “Ho deciso già al 99% il mio futuro. A breve lo comunicherò a tutti…”. Ogier e Wilson saranno presto di fronte a guardarsi negli occhi. Il tempo che passerà fino ad allora non garantisce nulla, giacché la percentuale di deludere l’altro per entrambi sarà  la medesima sia nelle decisioni rapide che in quelle lunghe e sofferte. Ma se i due dovessero ancora incontrarsi allora nulla sarà proibito, poiché alla base della decisione finale vorrà dire che ci sarà di sicuro un progetto affidabile corredato di sufficienti garanzie economiche e tecniche per entrambi. Quanto basta per ricreare fiducia in squadra e rimettere in moto le cose e la corsa verso un altro titolo mondiale.

Powered by Fox Sports