Arriva su Mini il cambio automatico a sette marce e doppia frizione

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Debutta su alcune versioni della vettura inglese il cambio automatico Steptronic a sette marce, azionato da doppia frizione

Sono al momento la 3 e la 5 porte, oltre alla Cabrio, le Mini che si possono scegliere, in alternativa alla tradizionale trasmissione manuale a sei marce, con il cambio Steptronic a sette marce gestito da doppia frizione.
Un’opzione tecnica di grande importanza, visto che si tratta di un’evoluzione del precedente automatico a sei rapporti, capace di garantire non solo una migliore resa dinamica, ma anche una sempre gradita diminuzione dei consumi.
Il nuovo cambio si caratterizza per la presenza di nuove funzioni come quella, chiamata crawl, che rende più semplici le manovre facendo muovere un po’ in avanti la vettura al solo rilascio del pedale del freno; ancora, troviamo la pratica soluzione Start&Stop, utile per risparmiare carburante, mentre l’adozione di un volano bimassa migliora la risposta ai bassi regimi, riduce le vibrazioni e migliora il comfort acustico all’interno della vettura.

La caratteristica tecnica di maggior interesse del nuovo sistema è rappresentata dalla presenza non di una, ma di due frizioni, entrambe in bagno d’olio e raffreddate con tale liquido: la prima gestisce le marce di numero pari, la secondo ovviamente è destinata ai rapporti dispari e retromarcia.
Vediamo come funziona il sistema: grazie ai due “mezzi cambi”, in terza marcia la frizione dei rapporti dispari è collegata all’albero di trasmissione, mentre l’altra è staccata; la gestione elettronica decide quale marcia preparare all’inserimento, in base al comportamento di guida del momento: accelerando si attiva la quarta, frenando la seconda.
Nel compiere la sua analisi, il software tiene conto di diversi parametri: vengono infatti valutati posizione dell'acceleratore, numero di giri del motore, velocità e la modalità di guida.
Il cambio è azionato da una leva di selezione elettronica di nuovo disegno e concezione, che ha la caratteristica di tornare in posizione originale dopo il passaggio tra la diverse modalità di guida; la Sport, attivata dalla posizione Drive spostando la leva verso sinistra, permette una guida più dinamica, con l'intervento manuale da parte del pilota.

Il nuovo cambio a sette marce consente inoltre di “dialogare“ con il cruise control e il sistema di navigazione, da cui riceve indicazioni per gestire al meglio le cambiate in base al percorso affrontato, utilizzando le marce alte su strade aperte e premiando le basse sui percorsi più tortuosi, favorendo l’accelerazione della vettura in uscita di curva; allo stesso modo, la funzione “coasting“, quell’effetto vela che consente di ottimizzare prestazioni e consumi, viene disattivata avvicinandosi ad altre auto o nei pressi di incroci, riattivando così il freno motore.

Mini ha scelto un’ambientazione decisamente nordica per il primo test del nuovo cambio: strade innevate, temperature glaciali e condizioni atmosferiche da pieno inverno, dove una slitta si fa preferire alle quattro ruote. E' però anche il terreno di prova ideale per provare al fondo la novità, alla quale si chiedono insieme maggior indole sportiva e più comfort.

Abbiamo molto apprezzato la rapidità nel cambio di marcia, sia in salita che in scalata, l’estrema fluidità del movimento, l’assenza di incertezza nei passaggi; tutte qualità che portano ad un ideale sfruttamento del motore turbodiesel, che a sua volta si rivela molto generoso, perfino esuberante in qualche frangente.
Un matrimonio riuscito, in estrema sintesi che esalta le qualità dinamiche di Mini: con le giuste coperture, neanche la neve può metterla in crisi, visto che rimane sempre perfettamente in assetto anche su fondo viscido e traditore.

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