Yamaha MT-09SP, raffinata ed efficace

Motori

Edoardo Licciardello

L’allestimento SP è più raffinato rispetto a quello base, sia dal punto di vista della sostanza, sia da quello estetico. Scopriamo insieme il nuovo modello della casa giapponese

SP come Special, ovvero versioni che la Casa di Iwata tradizionalmente allestisce per affinare ulteriormente in chiave sportiva i suoi modelli più dinamici, dai tempi delle prime FZ fino alla più recente serie MT.
Dopo l’aggiornamento di cui è stata oggetto la versione 2017, Yamaha propone un allestimento SP per la MT-09, più raffinato sia dal punto di vista della sostanza che da quello dell’estetica.
La sostanza, dicevamo. La componente che ci aveva convinto di meno sulla MT-09, fin dai tempi della sua nascita è stata sicuramente il comparto sospensioni. La situazione è sicuramente migliorata con l’arrivo del modello 2017, pur con qualche minima limite legato al mono-ammortizzatore nella guida più sportiva.

foto: moto.it

Com’è fatta

Con questa MT-09SP la situazione va allo stato dell’arte: forcella KYB completamente regolabile su entrambi gli steli al posto dell’unità con tarature separate di compressione ed estensione sui due steli, e mono-ammortizzatore Ohlins da 46mm anch’esso completamente regolabile.
Ma cambiano anche le finiture, con livrea ripresa dall’ammiraglia MT-10SP – che a sua volta si rifà alla supersportiva YZF-R1M – e diversi dettagli di pregio come la strumentazione a grafica invertita bianco/nero, manubrio e comandi anodizzati in nero e verniciatura riportata direttamente senza rilievi.
Il resto delle sovrastrutture non cambia, con il parafango/porta-targa in alluminio e gruppo ottico a LED sul forcellone che alleggerisce il retrotreno rispetto al modello 2015 grazie ad un codino più sparato verso l’alto e ad un telaietto reggisella accorciato.

Il motore

Rispetto alla versione precedente non cambia nemmeno il motore, ovvero il tre cilindri crossplane con fasatura dell’albero a 120° da 847cc, distribuzione plurivalvole e dotato di contralbero e coperchi teste in magnesio.
Le prestazioni parlano di 115 cavalli a 10.000 giri e 87,5Nm a 8.500, valori di assoluta eccellenza soprattutto guardando l’andamento della curva di coppia ai medi. L’alimentazione è dotat di sistema ride-by-wire YCC-T con controllo di trazione TCS, nonché di tre mappature per l’acceleratore. Sul modello 2017 sono arrivati anche frizione anti-saltellamento servoassistita e quickshifter QSS con assistenza solo in innesto.

Come si guida

In sella si potrebbe scambiare questa SP per la standard, perché la posizione, a metà fra naked e motard, non cambia. Comoda, capace di offrire un bel controllo, è caratterizzata da una sella alta ma non irraggiungibile, pedane arretrate ma non troppo rialzate e un manubrio largo e posizionato al posto giusto per caricare bene nella guida sportiva senza affaticare troppo. Ottime le finiture, soprattutto in considerazione del prezzo.
Agilissima, visto il peso – 193kg con il pieno di benzina – la MT-09SP ci fa riscoprire il suo meraviglioso motore. Pulito, corposo, soprannaturalmente privo di vibrazioni, ha una schiena robustissima e fa pensare ad una potenza nettamente superiore a quella dichiarata. Regolare fino ai 4.000, spinge come un dannato subito dopo e fino agli 8.000, poi si stempera in un allungo da riferimento per un tricilindrico. Delle tre mappature continuiamo a preferire la STD, più equilibrata e redditizia. La “A” serve per quando si vuole fare gli stupidi, mentre la “B” viene in aiuto in caso di fondi scivolosi o quando non si vuole guidare troppo concentrati.
Giudizio positivo anche per cambio e quickshifter, che pur non essendo una componente fondamentale della MT-09SP – con un’erogazione così efficace ed estesa si finisce per usare poco entrambi – funzionano in maniera irreprensibile. E buono anche il controllo di trazione, che a livello 1 non impedisce di divertirsi nella guida sportiva, mentre a quello più elevato è un’ottima rete di sicurezza contro disattenzioni o eccessi d’entusiasmo fuori luogo.

Le sospensioni

Ma veniamo alle sospensioni: come dicevamo, è qui che la MT-09SP ha fatto il salto di qualità. Si percepisce subito un maggior sostegno dovuto ad un’idraulica più frenata ma allo stesso tempo più scorrevole, capace di gestire al meglio la coppia del motore ma anche di copiare bene tutte le asperità. Le molle, insomma, lavorano come ci si aspetta da un mezzo di vocazione sportiva, grazie ad un’idraulica più raffinata ed efficiente. L’assetto ora infonde molta più confidenza nella guida dinamica sia all’avantreno che al retrotreno, e mostra un equilibrio davvero invidiabile. Tra l’altro, sparisce anche quella residua tendenza al trasferimento di carico in frenata ed accelerazione della versione standard, avvicinando ancora di più la guida a quella di una naked convenzionale, fermo restando un’impostazione più rialzata che le conferisce un certo vantaggio in termini di controllo ed agilità sullo stretto. Il tutto senza sacrificare nulla in termini di precisione e stabilità sul veloce.

Il prezzo

MT-09SP è in arrivo dai concessionari nel mese di gennaio, ad un prezzo franco di 10.190 euro. Un aumento di circa 1.200 euro rispetto alla versione standard, a nostro avviso pienamente giustificato dalla qualità dell’allestimento e dal miglioramento dinamico riscontrato durante la nostra prova. Miglioramento a cui ci si può sicuramente avvicinare sul modello standard rivolgendosi all’aftermarket, ma difficilmente uguagliare. Almeno a parità di spesa.

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