WRC 2018, Rally di Monte-Carlo: l’uomo del Monte ha detto ‘cinque’

Motori

Lucio Rizzica

Seb Ogier durante il Rally di Monte-Carlo (foto: twitter.com)
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La prima tappa del WRC 2018 ha definitivamente sancito Seb Ogier come l’uomo del Monte. Per il quinto anno consecutivo il rally di Monte-Carlo è suo. Il WRC 2018 è una esclusiva di Fox Sports, canale 204 della piattaforma Sky

Il mondiale rally 2018 è ricominciato da dove si era rimasti, ovvero da un Sébastien Ogier vincente e da un mischione di inseguitori che alternano vere e proprie fiammate a errori banali e pesantissimi. Accade perciò che la nuova stagione riparta col francese cinque volte campione del mondo ancora una volta in fuga, quest’anno alla guida di una M-Sport che da semi-privata è diventata semi-ufficiale con l’ingresso discreto di Ford a sostegno tecnico ed economico.

Sul Monte, Séb Ogier ha ottenuto il suo quinto trionfo consecutivo, anche se per la verità i successi sulle strade di casa (Ogier è nato a Gap, dove ha sede il parco assistenza della gara) sarebbero persino sei considerando anche quella ottenuta nel 2009 nell’International Rally Challenge (IRC), al volante di una Peugeot 207 S2000 e accompagnato dal fido navigatore Julien Ingrassia, che con lui condivide rischi ed emozioni, ricchi premi e cotillons. Il pokerissimo iridato è un risultato prestigioso che consacra il francese re del Principato, dominatore incontrastato al volante di una favolosa Volkswagen Polo prima, di una ambiziosa Ford Fiesta poi, di una Fiesta concreta e finalmente coadiuvata dal marchio americano. Di sicuro Ogier non ha più nulla da dimostrare. Chi provava a sminuirne le qualità dando merito soprattutto alla irraggiungibile ed evolutissima Polo è stato servito, prima lo scorso anno e ora con la riconferma di una fame di vittoria che accompagnerà Séb fino alla fine di questo campionato, nel corso del quale avrà modo di confrontarsi con la leggenda Sébastien Ogier, nove volte consecutive iridato, per tre gare nuovamente al volante di una Citroen.

Ogier non è più il ragazzino veloce che nel 2011 osò sfidare Loeb sulla stessa Citroen DS3. E’ il pluricampione che per un attimo i pettegolezzi del mondo del rally avevano accostato a Loeb in una ipotetica super-squadra francese da allestire per il 2018. Fake rumors senza fondamento. Oggi Ogier è un meraviglioso gigante del rally che non solo sa come si vince, ma è pronto anche ad attaccare per conquistare il sesto titolo mondiale consecutivo e prendersi ogni rivincita nei confronti diretti con il suo antico caposquadra Loeb, arrivandogli magari davanti in Messico, Catalunya e Germania, quella stessa Germania dove sette anni or sono si consumò il fattaccio, la foratura di Loeb nel secondo passaggio della Arena Panzerplatte e la vittoria di Ogier che con un sorriso beffardo stampato in volto dichiarò alla stampa: “Lo sport ha finalmente fatto giustizia”, con evidente riferimento alla guerra che il vecchio lupo stava già facendo al lupacchiotto emergente nel segreto dei box. In quel 2011 Loeb stava per accasarsi in Volkswagen. Alla fine con i tedeschi spinse a sposarsi Ogier e sappiamo tutti come è andata a finire: quattro titoli iridati consecutivi.

L’86° Rally di Montecarlo ha definitivamente sancito che è Sébastien Ogier l’uomo del Monte. Nessun altro. Un evento speciale che quest’anno ha proposto ogni giorno una incognita meteo diversa e che Ogier ha fatto suo sin dalla prima speciale, quella di Sisteron, fra neve ghiaccio e oscurità, nonostante una fastidiosa e debilitante influenza. Al vernissage sulla Place du Casino del Principato, quando il grande croupier che sovrintende ai misteri del rally ha solennemente esclamato “faites vos jeux… rien ne va plusles jeux sont faits”. Chi aveva puntato ancora su Séb Ogier, al primo giro di roulette è già passato a riscuotere la prima vincita del 2018 ed è corso via veloce verso la Svezia. A quanto pare anche del Casino Cosmopol di Stoccolma si dice un gran bene.

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