Ferrari Portofino, l’erede della California

Motori

Emiliano Perucca Orfei

Da Maranello ecco la Portofino che debutta nel 2018 compiendo un passo avanti su tutti fronti. Per ridimensionare rivali tedesche come 911, SL e Serie 6, deliziando a pieno chi possa spendere almeno 196K

Ogni nuova Ferrari attira interesse e genera apprezzamenti globalmente, con dovuti applausi spesso a scena aperta. Questa nuova Portofino in uscita nel 2018, dopo essersi rivelata lo scorso anno a livello statico, non fa certo eccezione e anzi, con nostra meraviglia si è fatta conoscere positivamente durante il suo primo test drive nel Sud Italia, in Puglia. La peculiarità della Ferrari Portofino, singolar nome a parte, è quella di essere come la California T che sostituisce in gamma Ferrari, una relativamente versatile auto da sogno, apribile: in soli 14 secondi grazie a una struttura in due soli elementi. Il suo prezzo sul listino è di 196.061 euro.

foto: automoto.it

Estetica e motore

Auto disegnata da Flavio Manzoni, che sfiora i 4,6 metri d’ingombro longitudinale e supera di poco 1,5 tonnellate di massa, si differenzia evolvendo dalla precedente California per dettaglio di forme, con taglio due volumi e miglioramento complessivo di aerodinamica (6% in quanto a Cx). Il motore V8 biturbo anteriore, con 600 CV e 760 Nm, si sposa a trazione dietro e a un cambio F1-DCT doppia frizione, con schema cosiddetto Transaxle: per una guidabilità parecchio migliorata rispetto alla California T. Le prestazioni altrettanto sono di rispetto assoluto, per il segmento, vedendo 0-100 km/h in 3,5 secondi, 0-200 in 10,8s ma, soprattutto, velocità massima oltre i 320 km/h. Internamente prevale la dimensione orizzontale, della larghezza, con materiali di alto livello e un sistema multimediale 10’’ compatibile Apple CarPlay, ma non Android auto, almeno attualmente. Spazio decoroso anche per i più alti sui sedili, anteriormente (dietro al contrario solo bimbi, o fisici molto, molto minuti) e ruolo centrale, in tutti i sensi, per la strumentazione tipica da Ferrari attuale, con ampio contagiri purtroppo non visibilissimo alle stature sopra la media. Nel baule ci sono 292 litri utili.

Come va

Alla guida la Portofino meraviglia per l’erogazione del V8 biturbo, che sa sia girare a soli 1000rpm viaggiando a 50 kmh, sia salire a 7500rpm con un sound che varia moltissimo il proprio tono, ben apprezzabile a vettura aperta (anche se non è un aspirato, ndr). Il telaio molto irrigidito rispetto alla precedente California T (+35%) aiuta nella dinamica di guida ma un po’ come per il suo motore, la Portofino anche qui meraviglia in quanto a polivalenza: capace di donare buona protezione aerodinamica agli occupanti quando la vettura è aperta, confortevole viaggiando a velocità pacate per molti chilometri, ottima nella guida veloce tra le curve. Merito del differenziale autobloccante e-diff e della prestazione dal V8 quando si superino i 4000 giri, facendo a pieno capire di essere su una Ferrari e non su una rivale, premendo a fondo il pedale (elettronico) del gas, con quel pizzico di gentilezza che al giorno d’oggi, in questo segmento, è gradita anche per il Cavallino.

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