SBK 2018, ad Assen le Ducati per fermare Rea

Motori
Superbike 2018 (foto: world SBK official web site)
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Il "balance of performance" voluto da Dorna, organizzatore del World Superbike, sembra aver riportato equilibrio e battaglia in pista dopo tre anni di dominio (meritatissimo) della Kawasaki e di Jonathan Rea. Per la prima volta nella storia del mondiale SBK tre piloti (Rea, Davies, Melandri) si sono divisi equamente le vittorie nei primi tre round. Dopo Aragon il campionato fa ora tappa ad Assen (Eurosport 1 e 2 canali 210/211 della piattaforma Sky)

Rea e la Kawasaki ad un passo da due record storici

Dopo 3 anni di dominio quasi incontrastato, Jonathan Rea sta combattendo come un leone, dimostrando in questo inizio di stagione di poter veramente fare la differenza come pilota. Oggi che il mezzo meccanico, la sua Kawasaki ZX10RR, ha subito il previsto intervento di limitazione dei giri, Rea ci sta mettendo molto del suo per stare davanti.

Ad Assen JR1 ha vinto le ultime sette gare, undici in totale in carriera. Il nord irlandese è quindi ad un passo dal record assoluto di vittorie di “King” Carl Fogarty. Con un’eventuale doppietta raggiungerebbe quota 58, 1 sola in meno del campionissimo della Ducati. Altro record di “Foggy” in pericolo è quello del maggior numero di vittorie sullo stesso tracciato – 12 proprio ad Assen – con Rea che al TT lo insegue con 11.

Tom Sykes, secondo pilota in sella alle “verdone” ufficiali schierate dal Kawasaki Racing Team WorldSBK, sembra essere in difficoltà in questo avvio di stagione. Nell’ultimo round di Aragon ha visto il gap dal compagno di squadra e leader del mondiale Rea salire a 51 punti. Assen sembra però la pista giusta per il riscatto. Qui l’inglese detiene il record di pole (4) e ha già portato a casa una vittoria e ben cinque secondi posti in carriera.

Ducati sempre sul podio nelle ultime 19 gare

Se Rea guida la classifica al momento con 114 punti, alle sue spalle troviamo le due Ducati ufficiali di Davies, distanziato di dodici lunghezze, e Melandri (diciotto). Complessivamente quindi le Rosse di Borgo Panigale stanno andando forte (sono in testa al mondiale costruttori) e non sembrano soffrire particolarmente la riduzione di 700 giri dovuta al balance of performance (che ha colpito anche Kawasaki).
Se guardiamo al regolamento, i risultati dopo tre round della Ducati dovrebbero comportare lo stop ad eventuali sviluppi di motore, stessa cosa anche per le “verdone” di Akashi. Entrambe le case hanno lasciato infatti solo le briciole alla Yamaha, terza forza del mondiale.

Chaz Davies ha corso alla grande ad Aragon e sa bene che dopo il disastro in gara 2 a Phillip Island non può assolutamente permettersi errori per non compromettere la corsa per il mondiale. Marco Melandri invece sta faticando molto con la sua Panigale che ondeggia paurosamente sul dritto. Il problema non sembra semplice da risolvere e si presenta con una certa preoccupante costanza. Ad Assen da tenere d’occhio ci saranno anche Fores che con il team Barni sta ottenendo i migliori risultati in carriera (è quarto nel mondiale a -38 da Rea) e il rookie Rinaldi, sorprendente terza punta del team Aruba al debutto ad Aragon.

Tutti gli altri inseguono

La terza forza del campionato è certamente la Yamaha alla quale però Kawa e Ducati stanno lasciando solo le briciole. Lowes e vd Mark sono sempre molto competitivi nei primi giri, ma quando il gioco si fa veramente duro non riescono a reggere il passo come vorrebbero. Non va meglio in casa Honda, dove il ko di Camier per il bruttissimo indicente di Aragon, si farà sentire. L’ex pilota MV Agusta aveva riportato la CBR1000RR nelle parti alte della classifica e stava proseguendo con profitto lo sviluppo della nuova elettronica. Anche Aprilia si presenta ad Assen “menomata”, Laverty è ancora ko (sostituito da Davide Giuliano sulla RSV4 del team Milwaukee) mentre Savadori è reduce dai seri problemi alla spalla.
Al TT olandese Jordi Torres (MV Agusta) spera di poter beneficiare di un po' di fortuna dopo essere stato coinvolto negli incidenti seri sia di Laverty sia di Camier, mentre l’ex MotoGP Baz dovrà cercare di migliorare il suo affiatamento con la BMW del team Althea (è 10° in classifica) per cercare di avvicinare la top5 (terzo nel 2013 in sella alla Kawasaki). Si comincia oggi con le libere, la parola quindi alla pista.

Classifica mondiale piloti SBK dopo 3 round

1. REA 114 - KAWASAKI
2. DAVIES 102 - DUCATI
3. MELANDRI 96 - DUCATI
4. FORES 76 - DUCATI
5. LOWES 70 - YAMAHA
6. VAN DER MARK 67 - YAMAHA
7. SYKES 63 - KAWASAKI
8. CAMIER 42 - HONDA
9. RAZGATLIOGLU 32 - KAWASAKI
10. BAZ 27 – BMW

Classifica mondiale costruttori SBK dopo 3 round

1. DUCATI 140
2. KAWASAKI 123
3. YAMAHA 76
4. HONDA 50
5. APRILIA 32
6. BMW 27
7. MV AGUSTA 22