Superbike, Qatar: Rocket Rea non si ferma mai

Motori
J. Rea Losail 2018 (foto: WorldSBK)
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Jonathan Rea conquista anche gara 1 a Losail e non si ferma; dopo aver già conquistato il titolo mondiale, prosegue la caccia ai record rimasti nel World SBK. Sul podio anche Sykes e Lowes che ha la meglio su Laverty nel finale. Gara 2 oggi alle 18

L’uomo dei record

Diciassette vittorie quest’anno (11 consecutive) per Rea con la Kawasaki, come Doug Polen nel lontano 1991 in sella allora alla Ducati del team Ferracci. Lo storico record è stato uguagliato dal nord irlandese nella prima corsa di Losail e in gara 2 potrà essere addirittura superato.
Ma non è finita qui, il quattro volte (consecutive) campione del mondo deve portare a casa ancora solo 12 punti per raggiungere il record stagionale anche in questa speciale classifica. Vista gara 1, i presupposti per andare oltre le 71 vittorie in carriera ci sono tutti.

Lotta vera…alle spalle di Rea

Il Campione del Mondo è stato inarrestabile nella notte del Qatar. Partenza perfetta e fuga sin dalla prima curva con il compagno di squadra Tom Sykes (in BMW nel 2019) alle spalle, per completare una grande doppietta per il Kawasaki Racing Team WorldSBK. A proposito di Sykes, in qualifica ha ottenuto la 48esima pole, cinque in più del precedente detentore del record: Troy Corser.

La battaglia vera c’è stata ma alle spalle del duo in sella alle “verdone”: Alex Lowes con la Yamaha ufficiale ha infatti avuto la meglio su Eugene Laverty grazie ad un attacco all’ultimo giro al quale l’irlandese dell’Aprilia ha cercato di rispondere all’ultima curva rischiando di cadere.
Se ci fosse stato bisogno di un’ulteriore conferma, la moto della casa di Noale si è dimostrata ancora una volta molto competitiva ed in grado di stare davanti con Laverty. Sarebbe veramente un peccato se moto e pilota non fossero tra i protagonisti nella prossima stagione (il team Milwaukee che gestisce le RSV4 passerà alla BMW).

Ducati in difficoltà

Penultima gara per le Ducati bicilindriche, dato che dal 2019 Borgo Panigale schiererà quella che dovrebbe essere l’arma totale per contrastare lo strapotere di Rea e della Kawasaki, ovvero la V4.
Non è andata bene. Xavi Fores con la Panigale del team indipendente Barni Racing ha seguito i quattro in testa per tutta la corsa, ma alla fine alcuni problemi tecnici lo hanno fatto scivolare addirittura in tredicesima posizione. Marco Melandri (Ducati ufficiale) ha ereditato così la quinta posizione e disputerà l’ultima gara con la Rossa partendo dalla prima fila. Ad oggi il pilota italiano non ha una sella per il 2019 ed è un vero peccato.

Negli ultimi due giri, grande battaglia tra l’altro ducatista Chaz Davies che non si è risparmiato con Michael van der Mark in sella alla Yamaha e con l’ex-MotoGP Loris Baz (Althea BMW Racing Team). Sotto la bandiera a scacchi passa sesto il francese che precede Lowes e quindi Davies che ha rischiato anche di essere superato da Jake Gagne (Red Bull Honda World Superbike Team) sul rettilineo final.