Sophia Floersch operata dopo l'incidente in Formula 3: "Il midollo non è danneggiato"

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È durato 11 ore ed è andato bene il delicato intervento sulla pilota, rimasta coinvolta in un terrbile incidente durante il Gp di F3 a Macao. La buona notizia, riferita ai media dal padre, è però che il midollo spinale non sembra essere stato danneggiato, ma ci sia solo la frattura della settima vertebra cervicale

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LA DINAMICA

Un lungo intervento chirurgico per ridurre la frattura spinale che ha riportato dopo il bruttissimo incidente in cui è rimasta coinvolta durante il Gran Premio di Macao, valido per la Coppa del Mondo di Formula 3. A dare qualche informazione sul delicatissimo intervento è stato il papà di Sophia che ha parlato a motorsport-magazin.com, ripreso dalla 'Bild': "Sophia è ora monitorata nel reparto di terapia intensiva e passerà lì ora la notte", ha aggiunto Alexander Floersch, aggiungendo che la figlia si è fratturata la settima vertebra cervicale ma pare che fortunatamente il midollo spinale non è stato danneggiato

"Un volo a 276 km orari"

Il proprietario del team per cui gareggiava la giovane, Frits Amersfoort ha dichiarato alla BBC: "Andava alla velocità di un missile, il fatto stesso che sia sopravvissuta è incredibile". Prima di dare una valutazione del team della velocità dell'auto al momento dell'impatto, e poi del volo: 276 km orari: "Sono stati i venti minuti peggiori della mia vita", ha aggiunto. L'incidente ha coinvolto cinque persone tra cui il pilota giapponese Sho Tsuboi, un commissario di gara e due fotografi.

Il tweet sull’account della giovane

La giovane è entrata in sala operatoria alle 10 cinesi. Ne è uscita diverse ore dopo. Attorno a mezzogiorno in Europa il tweet, in tedesco, sul suo profilo riferiva un dettaglio sull’intervento momentaneamente in corso: "Lento per evitare rischi".

L'analisi di Motorsport.com

La rivista specializzata Motorsport.com ha effettuato un’analisi sui fattori che avrebbero salvato la vita alla giovane. L'articolo è stato ritwittato anche dal profilo del team. Tra le varianti, avrebbe avuto un ruolo molto importante l'installazione sulla pista, nell'ultimo anno, dei "salsicciotti" blu, leggermente rialzati, visti frequentemente in Formula 1. Proprio la conformazione dei cordoli avrebbe fatto sollevare l'auto da terra permettendole di non centrare in pieno la monoposto di Sho Tsuboi che gli stava davanti. "È un tipo di incidente, simile a quello che accadde nel 2002 nel GP d’Australia tra Nick Heidfeld e Takuma Sato, che ha portato la FIA a migliorare le protezioni all’interno dell'abitacolo delle vetture. Nella foto in basso, e nel video in copertina potete osservare proprio l'importanza dei "salsicciotti" nello schianto.

(Foto Motorsport.com)