Sophia Floersch, 7 giorni dopo l'incidente in Formula 3: condizioni e recupero

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È trascorsa una settimana dal terribile incidente nel GP di Macao, gara della Coppa FIA di Formula 3 che ha registrato lo schianto della 17enne pilota tedesca. Sottoposta ad un'operazione chirurgica (frattura alla settima vertebra cervicale) che ha escluso danni al midollo spinale, Sophia si trova in ospedale sulla strada del recupero a pochi giorni dal suo 18° compleanno

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Prosegue il percorso di riabilitazione di Sophia Floersch, 17enne tedesca coinvolta una settimana fa a Macao in un terribile incidente nel corso della Coppa FIA di Formula 3. La pilota del Team Van Amersfroot Racing, salita con la sua Dallara (con motore Mercedes) sopra un’altra vettura, si è impennata fino a circa tre metri d’altezza schiantandosi contro le barriere di protezione. Immediatamente soccorsa e altrettanto rassicurante sui social in merito alle sue condizioni, Sophia è stata sottoposta ad un intervento chirurgico lo scorso lunedì: un’operazione durata undici ore e resa necessaria dalla frattura alla settima vertebra cervicale, intervento superato con successo e nel quale sono stati definitivamente esclusi danni al midollo spinale. Un discorso operatorio ancora in essere per la pilota classe 2000, che si trova nell’ospedale Conde S. Januario General sulla strada del pieno recupero.

La dinamica dell'incidente

Al 4° giro del GP di Macao, la macchina di Sophia ha perso il controllo a 276 km/h sul rettilineo che porta alla curva Lisboa urtando così la monoposto di Tsuboi e sradicandone l’alettone posteriore. La Dallara del pilota giapponese è finita sul lato destro della pista, quella della Floersch è invece decollata sul cordolo interno sfondando le reti di protezione e schiantandosi contro la torretta che ospita fotografi e cameraman prima di franare a terra. Un impatto violentissimo nel quale sono rimasti feriti i due piloti così come un commissario (Chan Cha In) e due fotografi trasportati in ospedale: lacerazione al viso e una frattura alla mascella per il commissario di gara, una commozione cerebrale per Minami Hiroyuki a differenza del trauma addominale del collega Chan Weng Wang. Solo la solidità del roll bar, ovvero la struttura di sicurezza delle vettura, ha evitato il peggio. A fare luce sull’accaduto è arrivata la testimonianza di un altro pilota, Guan Yu Zhou del team Prema, che aveva indicato la presenza di una bandiera gialla dopo la curva Mandarin: "La vettura di Sophia era molto vicina a quella di Jehan Daruvala: quando lui ha frenato, lei non ha avuto il tempo di reagire colpendo la parte posteriore destra della sua monoposto e schiantandosi a tutta velocità verso la Lisboa". Come certificato dal nostro Sky Tech, inoltre, abbiamo appurato come i dissuasori (cordoli) siano diventati un tremendo trampolino per la pilota tedesca prima del crash.

La posizione di Whiting

Una vicenda sulla quale si è espresso Charlie Whiting, direttore di corsa e delegato alla sicurezza della FIA nelle gare di Formula 1: "Siamo stato fortunati, poiché il bilancio dell’incidente avrebbe potuto essere ben diverso. Dobbiamo investigare sull’accaduto con attenzione, speriamo di far luce sulla dinamica dell’incidente che è stato causato dal tamponamento di Sophia con un’altra monoposto. L’urto ha causato la perdita di due ruote della sua vettura, il successivo testacoda e la perdita del controllo della monoposto". Lo stesso Whiting ha scagionato la pista di Macao come causa dell’incidente pur sottolineando che saranno pretese alcune modifiche: "Non sarà necessario intervenire sulla struttura del circuito, tuttavia in alcuni punti potrà essere necessario compiere delle modifiche alle barriere di protezione. Sarà analizzato con attenzione anche questo aspetto come tutti i dati, non solo le immagini televisive".

Sophia Floersch sulla strada del recupero

A pochi giorni dal suo 18° compleanno, lei che è nata il 1 dicembre del 2000 a Grünwald in Germania, Sophia ha iniziato coi kart a 5 anni e nel 2009 è entrata in orbita Red Bull. A 15 anni ha preso parte alla Ginetta Junior Championship con l’HHC Mortosport, poi è passata alla Motopark per l’ADAC Formula 4 Championship. Dallo scorso 18 marzo ha inaugurato la sua carriera nella FIA Formula 3 European Championship con il team Van Amersfoort Racing. Particolarmente attiva nel mondo dei social, Sophia ha immediatamente rassicurato riguardo alle sue condizioni in seguito al pauroso incidente: prima la necessità di doversi operare ringraziando tutti per i messaggi di sostegno, poi i dettagli sull’intervento chirurgico durato 11 ore e l’obbligo di rimanere a Macao finché non sarà trasportabile. Un sospiro di sollievo per la famiglia e gli amici oltre al coach Facu Regalia, che ha raccontato ad AS quegli istanti terribili: "Ho iniziato a pregare e ho mentito a suo padre dicendogli che non sembrava un incidente serio. È stato il momento peggiore della mia vita nelle gare". Chi procede a piccoli passi verso la definitiva riabilitazione è proprio Sophia, ragazza che ha già maturato una parte del percorso più duro dopo lo spaventoso schianto.