Africa Eco Race, inizia l'avventura: le tappe e i protagonisti

Motori

Guido Sassi

Africa Eco Race - parco chiuso Mentone
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Il via da Monte Carlo, il 1 gennaio la tappa d'apertura. Alessandro Botturi su Yamaha è il favorito tra le moto, Paolo Ceci e Sara Bioli corrono insieme su un side by side. I gemelli De Lorenzo in gara tra le auto con una Bmw X6 motorizzata Viper V10. Arrivo a Dakar il 13 gennaio

Il percorso, sulle tracce di Thierry Sabine

L'Africa Eco Race conquista gli appassionati del motorsport più vero e lo si capisce fin dal claim della gara in sé: sulle tracce di Thierry Sabine. Il rally - partito ufficialmente con la passerella di Montecarlo-, ripropone in buona parte il percorso nato dalla visione del suo fondatore: dal Marocco alla spiaggia del lago rosa di Dakar. La prima tappa scatterà il 1° gennaio, dopo un Capodanno in traghetto per spostare mezzi ed equipaggi in Africa; terminerà il 13 gennaio dopo 12 stage e un giorno di riposo. Una tappa marathon (senza possibilità di assistenza sui mezzi in gara), tanta sabbia e molta navigazione, per 6mila chilometri totali, 4mila di prove speciali. Nell'anno che vede la Dakar corrersi in forma ridotta, interamente in Perù, l'Africa Race vuole ben impressionare e sugli italiani ha sicuramente fatto già molta presa.

Tutti i protagonisti

Punta di diamante tra i nostri piloti Alessandro Botturi, che vestirà i colori del team Yamaha Italia. «Dopo tante Dakar volevo finalmente correre in Mauritania e in Senegal, ho già i brividi solo al pensiero – ci ha confidato-. Non dovrò guardare gli altri, soprattutto nella prima settimana non bisognerà esagerare». Il Bottu dovrà vedersela innanzitutto con il norvegese Pal Anders Ullevalseter (due volte vincitore dell'Africa Eco Race) e i suoi compagni di squadra (Francisco Arredondo e Felix Jensen), ma potrebbero esserci altre sorprese, tra le quali Simone Agazzi potrebbe valere un azzardo. Tanti comunque i nostri piloti in gara: dal veterano Franco Picco al numeroso gruppo dell'Energia e Sorrisi Rally Team: Dal Ben, Moretto, Peronato, Brezzi, Cipollone, Pegoraro.

Tra le auto due soli equipaggi italiani: Rossi-Marcon su Nissan e i gemelli De Lorenzo, che per l'occasione si presentano con un prototipo “esagerato”. La coppia veneta gareggia con una Bmw X6 che sotto la pelle però monta un motore Viper V10 di 8.400cc: «Non possiamo nasconderci, si punta al risultato massimo». Dovranno vedersela con un bel gruppo di buggies: Housieaux, Kuprianov, Strugo su tutti. A dare lustro alla lista partenti ci sarà anche Kenjiro Shinozuka, che torna a quell'Africa che lo ha già visto conquistare una Dakar nel 1997.

Tra gli ssv saranno della partita anche Paolo Ceci e Sara Bioli: il pilota modenese, vincitore l'anno scorso del rally africano tra le moto, ha deciso quest'anno di disputare la gara al fianco di sua moglie: «Sarà un'avventura nuova – ci ha detto-, gareggiare in due è forse ancora più strano che correre su quattro ruote». «È un'emozione completamente diversa – ha chiosato Sara-. Devo ancora entrare nel ruolo al cento per cento ma cercherò di farmi trovare pronta». L'altro side by side italiano è invece un equipaggio padre-figlio, con Graziano e Michelangelo Scandola.

Le tappe

Per seguire le orme del fondatore della Parigi-Dakar, gli equipaggi dovranno percorrere 6 tappe in Marocco, 5 in Mauritania e l'ultima in Senegal, con l'arrivo sulla mitica spiaggia del lago rosa. Un giorno da ricordare sarà sicuramente l'8 gennaio con lo stage numero 7, Chami/Gare du Nord: 500 chilometri di sabbia, di cui ben 480 di speciale, prima di mettere le moto in parco chiuso senza possibilità di assistenza. Ma di tappe lunghe ce ne saranno parecchie: la quinta, da Fort Chacal a Dakhla, sarà di 638 chilometri con 419 di speciale e farà sospirare a tutti il successivo giorno di riposo. La ss più lunga invece nel giorno precedente: 493km lungo le rive dello Oued Draa fino ad uscire dall'Alto Atlante, poi sabbia fino a Fort Chacal.

L'Africa Eco Race non richiede solo velocità, ma anche capacità di navigazione e gestione della gara: solo chi riuscirà a coniugare tutti questi elementi potrà arrivare in buona posizione all'ambito traguardo di Dakar.