Superbike. Melandri: "Potremmo lottare per il podio e provare a vincere delle gare"

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Marco Melandri (foto: WorldSBK.com)
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Con il passaggio del team GRT Yamaha dalla Supersport600 alla Superbike, Marco Melandri torna a lavorare con la casa di Iwata. Parlando con WorldSBK.com, il pilota di Ravenna racconta le prime impressioni dopo i test invernali

QUI TUTTO SUI TEST YAMAHA - LA STORIA DI MELANDRI IN SUPERBIKE

IL CALENDARIO DEL MONDIALE SUPERBIKE 2019 (anche dei test)

L’italiano più vincente di sempre nel mondiale Superbike (22 vittorie, una in più di Max Biaggi), dopo il divorzio da Ducati con cui ha corso nelle ultime due stagioni, ritorna alla Yamaha con la quale aveva debuttato nel 2011. Carico e sicuro dei propri mezzi, ma anche certo di dover crescere e far crescere con lui il team GRT al debutto nel World Superbike, Melandri tornerà in pista con tutti i top rider nella sessione di test a Jerez il 26 e 27 gennaio prossimi. Ecco le sue parole a WorldSBK.com

La Yamaha è la moto giusta

“È stata una bella opportunità in un momento molto difficile. Yamaha era la moto che credevo fosse più adatta al mio stile di guida ed ero curioso di riprovarla dopo il 2011. È stato un bell’inizio. Sarà una stagione dal livello molto alto, ma anche io potrò continuare a migliorare nei test prima di Phillip Island e sono sicuro di poter essere ancora più consistente rispetto agli anni passati.”

Progetto solido, obiettivi: lottare per il podio e provare a vincere

“Tutto il team deve fare esperienza e crescere. Spero di poter essere in grado di guidarli e aiutarli in questo percorso, ma io sono molto positivo e vivo giorno dopo giorno, un po’ alla volta. Ho accettato di correre perché credo nel progetto e credo che ci siano delle possibilità di far bene. Sono sicuro che potremo lottare per il podio e provare a vincere delle gare, quindi sono tutti molto motivati. Io mi sento bene e non abbiamo nulla da invidiare alle altre squadre.

Sandro (Cortese, ndr) ha una guida adatta alle moto di grossa cilindrata. È partito subito bene dalla prima giornata e ha tanta voglia di crescere. Credo che essere di fianco a uno come me, con tanta esperienza, possa essergli utile per imparare. Speriamo che l’allievo non superi il maestro.”

Primi test positivi. Yamaha fornisce un ottimo supporto

“È stato un test molto interessante perché c’erano tanti piloti veloci in pista, quindi siamo partiti con basse aspettative perché era tutto nuovo per tutti. Molti ragazzi non avevano mai lavorato su una Superbike e dovevamo conoscerci. Abbiamo trovato una buona intesa, Yamaha ci ha dato un ottimo supporto e diciamo che abbiamo messo le basi per una buona stagione. Adesso abbiamo tutto l’inverno per continuare a studiare, sia i capi tecnici che gli elettronici per capire il sistema di lavoro che c’è in Superbike e le mie necessità. Credo che tutto vada per il meglio.”