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NBA, i risultati della notte: Harden 12^ magia

NBA
22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist per James Harden (Foto Getty)

La 12^ tripla doppia di James Harden spinge Houston al facile successo su Brooklyn. L'insolita coppia Jimmy Butler-Doug McDermott decide la sfida tra Chicago e Memphis. Detroit vince in casa dei Lakers per la prima volta dal 2008, vittorie interne per Dallas, Toronto e Atlanta

Dallas Mavericks-Minnesota Timberwolves 98-87 — Mavs in campo presto, perché poi in città l’attenzione si sposta sui Cowboys impegnati contro Green Bay nei playoff NFL. Grazie a sei giocatori in doppia cifra — guidati dai 19 di Wesley Matthews e dai 17 di Dirk Nowitzki — e al 41.4% da tre punti, Dallas ferma a tre la striscia positiva di Minnesota, che ha in Gorgui Dieng il proprio (inusuale) miglior marcatore a quota 21 seguito dai 19 di Andrew Wiggins e dai 18 con 9 rimbalzi di Karl-Anthony Towns. Gara decisa a cavallo tra terzo e ultimo quarto, prima con un parziale di 11-3 e poi da 5 punti in fila di Seth Curry (che nell’ultimo mese sta tirando col 53% da tre).

Toronto Raptors-New York Knicks 116-101 — I Knicks vanno a nord (oltre il confine, a Toronto), ma i risultati vanno a sud: senza Porzingis, New York perde la decima gare delle ultime 12 disputate, compromessa in un terzo quarto da 4/21 al tiro per soli 8 punti, contro i 27 dei Raptors. Il vantaggio dei canadesi tocca anche il +38 e il resto è accademia: ci sono 23 punti per DeMar DeRozan, 21 uscendo dalla panchina per Norman Powell e 20 per DeMarre Carroll. Per Toronto terza vittoria in fila, quinta consecutiva contro i Knicks e ottava contro le rivali della Atlantic Division.

Atlanta Hawks-Milwaukee Bucks 111-98 — La battaglia per il 4° posto a Est conferma l’ottimo momento di Atlanta, giunta all’ottava vittoria nelle ultime nove gare. Gli Hawks tirano il 50% da tre punti (13/26), con 4 triple a testa per Kent Bazemore (24 per lui) e per il nuovo arrivato Mike Dunleavy (20 punti in 23 minuti dalla panchina); bene anche Paul Millsap (18) e Dwight Howard, in doppia doppia a quota 16 punti e 14 rimbalzi con 6/8 al tiro. Tra gli ospiti funziona solo Giannis Antetokounmpo, giunto all’ottavo trentello di stagione (33 con 13/22 dal campo, 8 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi).

Brooklyn Nets-Houston Rockets 112-137 — A Brooklyn, si sa, le barbe hipster vanno di moda, e quella di James Harden non poteva che trovarsi a suo agio: dodicesima tripla doppia stagionale “minimalista” con 22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist per propiziare 137 punti del solito attacco atomico, che realizza quattro quarti in fila sopra i 30 punti (37-37-30-33). La partita è una fiera del tiro da tre: sono ben 88 quelle tentate, egualmente ripartite tra le due squadre (21 quelle mandate a segno da Houston, 15 per Brooklyn), con solamente 5 dei 25 giocatori scesi in campo a non tentarne nemmeno una. Solamente altre due volte è successo nella storia della NBA che se ne provassero così tante. La curiosità? In entrambe le occasioni erano stati coinvolti i Rockets.

Memphis Grizzlies-Chicago Bulls 104-108 — Senza Dwyane Wade e Nikola Mirotic, i Bulls colgono una delle vittorie più importanti della stagione vincendo sul campo di Memphis in una partita combattutissima (16 avvicendamenti alla guida nel punteggio, 11 parità, nessuna squadra con 10 o più punti di vantaggio). I meriti vanno al solito Jimmy Butler (16 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi con le giocate decisive nel finale) e soprattutto al miglior Doug McDermott di sempre, che realizza il suo massimo in carriera da 31 punti e 6 rimbalzi con 9/16 dal campo (3/6 da tre) ma soprattutto 10/11 ai liberi in 33 minuti. Dall’altra parte giocano bene tanto Mike Conley (28 con 8 assist) quanto Marc Gasol (24 e 11) che Zach Randolph (15+16), ma per la nona volta in 15 partite vengono sconfitti nel weekend del Martin Luther King Day — nonostante le maglie speciali indossate con il richiamo alla ringhiera del Lorraine Motel di Memphis, il luogo dove fu assassinato MLK nel 1968.

Los Angeles Lakers-Detroit Pistons 97-102 — È la tripla a 30.5 secondi dalla fine del miglior realizzatore di serata, Tobias Harris, a decidere la sfida dello Staples Center, arena dove i Pistons non vincevano dal 2008. Detroit interrompe così la striscia di tre sconfitte consecutive infliggendo ai Lakers la quarta in fila (20^ nelle ultime 25 dopo la partenza con record 10-10), nonostante i 26 di Lou Williams e i 20 di D’Angelo Russell (che però ha sbagliato 29 delle ultime 33 triple tentate). I gialloviola avevano toccato anche i 14 punti di vantaggio a metà primo quarto, ma una tripla assurda di Andre Drummond da metà campo aveva già dato il vantaggio ai Pistons sulla sirena del secondo quarto, dando il via a un secondo tempo combattutissimo ma deciso dai 23 di Harris e di Marcus Morris.