Please select your default edition
Your default site has been set

NBA Preview: Lakers-Mavericks, ritorno al passato

NBA
Dirk Nowizki ancora protagonista dopo due decenni nella sfida contro i Los Angeles Lakers (Foto Getty)
Dirk_Nowitzki_preview

I Dallas Mavericks ospitano questa sera i Los Angeles Lakers (dalle 21.30 su Sky Sport 2), in quella che è una classica del basket NBA, nonostante le difficoltà dell'ultimo periodo

La classica partita della domenica sera propone una sfida tra due decadute della costa ovest: dal 2009 al 2011 i Los Angeles Lakers e i Dallas Mavericks hanno vinto tre titoli NBA, ma da lì in poi non sono più state in grado di tornare neanche in finale di conference. I gialloviola mancano dai playoff ormai da tre anni e i Mavs stanno attraversando la peggior stagione dell’era Mark Cuban, e anche in quest’annata nessuna delle due pare destinata a far parte delle prime otto dell’Ovest. Eppure l’ultimo biglietto per la Oracle Arena e una serie con i Golden State Warriors è distante meno di cinque partite e nessuno nei bassifondi della Western Conference può davvero dirsi fuori dai giochi, almeno per ora. Anche perché, curiosamente, dal sesto posto al quindicesimo tutte le squadre hanno lo stesso record nelle ultime dieci partite: 4 vittorie e 6 sconfitte, con l’unica eccezione dei Sacramento Kings che hanno un record di 2-8.

Alla ricerca della continuità — Dopo un brutto inizio di stagione contrassegnato da tanti infortuni e altrettante sconfitte, i Dallas Mavericks avevano vissuto un breve momento positivo con tre vittorie in fila (ma contro squadre sotto il 50% come Suns, Timberwolves e Bulls), prima di venire sconfitti in back-to-back per nove punti complessivi dai Miami Heat e dagli Utah Jazz al supplementare. Nelle ultime 10 partite i Mavs sono andati leggermente meglio rispetto al resto della stagione, rimanendo comunque una squadra perdente (-2.5 di differenziale su 100 possessi) ma migliore rispetto al -4.7 che “vantano” in questo 2016-17. Sebbene Nowitzki stia ancora lavorando per tornare a una condizione accettabile (1/13 nell’ultima gara coi Jazz, sotto il 40% dal campo in questa stagione), Dallas può contare su un Harrison Barnes che ha ormai accettato a pieno lo spostamento di ruolo a 4, producendo 21 punti a partita con eccellente efficienza (52% dal campo, 42% da tre, per di più con soli 37 tocchi a partita nella metà campo offensiva).

Uscire dal guado — Anche i Lakers, dopo un periodo terribile da cinque sconfitte a seguito di tre vittorie in quattro gare, stanno cercando di risollevarsi a partire dal successo ottenuto in casa contro gli Indiana Pacers. La sfortuna vuole che dopo solo un minuto di quella gara abbiano perso D’Angelo Russell, che si è procurato una piccola distorsione al ginocchio, un problema muscolare al polpaccio e una contusione, venendo costretto a rimanere fermo per una o due settimane. I Lakers sono 3-10 quando prive del loro playmaker titolare, ma hanno abbastanza alternative per sopperire alla sua mancanza, a partire dai due migliori realizzatori di squadra Lou Williams e Jordan Clarkson, rispettivamente a 16.8 e 14 punti di media. Nelle ultime dieci partite anche il rookie Brandon Ingram ha iniziato a mostrare un po’ di più il suo potenziale, viaggiando a 12 punti di media con il 47% da campo e il 48% da tre, guadagnandosi il posto in quintetto nelle ultime due partite e toccando la doppia cifra in sette delle ultime nove gare.

Precedenti — Le squadre si sono già affrontate due volte in stagione, entrambe conclusesi con la vittoria dei Mavs sul campo dei Lakers, la prima grazie ai 20 di Wesley Matthews e la seconda con i 31 di Barnes, che insieme a Andrew Bogut (fuori per un problema muscolare e destinato a non rimanere a lungo a Dallas) ha condiviso lo spogliatoio con Luke Walton nella scorsa stagione ai Golden State Warriors. Con le squadre appaiate alla stessa distanza dall’ottavo posto pur avendo disputato un diverso numero di partite (16-31 i Lakers, 14-29 i Mavericks), vincere questa partita vorrebbe dire fare un piccolo passo in avanti in classifica e cercare di rimettere in piedi una stagione che, dopo il giro di boa della metà, appare già compromessa.