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NBA, i risultati della notte: 14^ per Washington

NBA

Gli Wizards battono in casa senza appello i Boston Celtics, in quella che sta diventando sempre più una rivalità. I Sixers rimontano 19 punti di svantaggio ai Clippers e vincono la nona gara delle ultime 12 giocate. Andrew Wiggins segna il buzzer beater che regala il terzo successo consecutivo ai Minnesota Timberwolves

Washington Wizards-Boston Celtics 123-108 – Avevano promesso battaglia e così è stato nella sfida di Washington, in quella che sta assumendo sempre più i contorni di una vera e propria rivalità (nell’accezione americana del termine) tra Wizards e Celtics. I padroni di casa hanno dato seguito alle promesse del prepartita, arrivando al Verizon Center vestiti totalmente di nero. “Un funerale”, sportivo ovviamente, quello preparato da John Wall e compagni, dopo le polemiche, le multe e le espulsione dei primi due incroci stagionali. Scesi in campo con il coltello tra i denti, i ragazzi di coach Scott Brooks non hanno dato tregua a Boston, portando a casa il 14° successo casalingo senza mai andare sotto nel punteggio e mettendo a referto il massimo stagionale alla voce punti. A trascinarli ci hanno pensato i 13 punti nel quarto periodo di un Bradley Beal da 31, i 27 con di Wall (con 7 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi) e la doppia doppia da 19+11 di Markieff Morris. In casa Celtics il miglior realizzatore è come al solito Isaiah Thomas, ma i suoi 25 punti e 13 assist non bastano ai biancoverdi a evitare la terza sconfitta consecutiva. Resta la consolazione per il numero 4 di aver eguagliato un altro record di Larry Bird, mettendo a referto l’ottava partita consecutiva con almeno 25 punti: non accadeva a un Celtic dalla stagione 1986-87. 

Philadelphia 76-L.A. Clippers 121-110 - I Philadelphia 76ers vincono in rimonta in casa senza Embiid contro i Clippers, dimostrando definitivamente di essere tornati una squadra in grado di vincere delle partite di pallacanestro. Un turning point per le ambizioni di entrambe le franchigie. Da una parte i Clippers, incapaci di mantenere i 19 punti di vantaggio di inizio terzo quarto, che ritrovano Blake Griffin dopo 18 partite di assenza a causa del problema al ginocchio, senza che però arrivi quella scossa tanto attesa, soprattutto nel pitturato dove Philadelphia ha gioco facile in una battaglia vinta 66-20 alla voce “punti in area”. La prima scelta del draft 2009, ancora convalescente, gioca 29 minuti chiudendo con 12 punti, 11 rimbalzi e 6 assist. Una presenza rassicurante, come testimoniato dal comodo vantaggio a inizio ripresa. Poi, il ritorno in gran carriera dei padroni di casa, con un Nerlens Noel in grande spolvero da 19-8-5 e 3 stoppate; uno dei sei giocatori dei Sixers a chiudere il match in doppia cifra. Con il rientro di Ben Simmons ormai alle porte e le nove vittorie nelle ultime 12 gare giocate, bisogna dar credito alle parole pronunciate da Joel Embiid a inizio 2017: Philadelphia punta davvero ai playoff.

Orlando Magic-Chicago Bulls 92-100 - Jimmy Butler e Dwyane Wade sono i protagonisti del successo esterno dei Chicago Bulls, corsari in quel di Orlando al termine di un quarto periodo in cui gli ospiti non hanno permesso alla squadra della Florida di rientrare nel match. Alla sirena finale sono 21 punti, 7 rimbalzi e soprattutto 7 rubate per Wade, giocate utili alla difesa quanto il solito e solido apporto nella propria metà campo del numero 21 che chiude l’incontro con 20 punti e 8 rimbalzi. Una ventata d'aria fresca dopo le parole rilasciate prima della partita dall’ex capitano degli Heat, dubbioso sulle sue possibilità di permanenza in Illinois nella prossima stagione. Per gli altalenanti Magic di questa regular season invece, arriva la nona sconfitta nelle ultime 12 giocate, sintomo di come inconsciamente si stia puntando più al quindicesimo posto che non all’ottavo.

Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 111-112 - Il canestro sulla sirena di Andrew Wiggins regala a Minnesota il terzo successo consecutivo, rilanciando definitivamente le ambizioni playoff dei ragazzi di Tom Thibodeau, sopra il 50% di vittorie nelle ultime 19 gare giocate (10-9) e in risalita dopo il catastrofico inizio di stagione. La prima scelta del draft 2014 aggiorna il conto dei buzzer beater in casa T’wolves, rimasto fermo a quello febbraio 2012 segnato da Luke Ridnour. Wiggins chiude il match con 31 punti, in una gara in cui gli ospiti erano ancora una volta riusciti a dilapidare in meno di un quarto la doppia cifra di vantaggio. Ai Suns non basta un Devin Booker da 26 punti infuocato nel finale e un Tyson Chandler che mette a referto 22 punti, suo massimo in stagione, e 17 rimbalzi. L’ottavo posto dei Nuggets dista 2 partite e mezza dalla dodicesima piazza occupata da Minnesota: sognare non costa davvero nulla.