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NBA, All-Star Weekend: l'MVP è Jarrius Robertson

NBA

Baron Davis, Mark Cuban, Jason Williams e tanti altre stelle e personaggi famosi sono scesi in campo per il Celebrity Game, ma il protagonista del match è stato il 14enne Jarrius Robertson

Il Celebrity Game previsto per il venerdì dell’All-Star Weekend, oltre a essere il match giocato come antipasto del Rising Stars Challenge, offre sempre qualche spunto interessante. Il personale impiegato per l’incontro è di tutto rispetto, con l’Est guidato da Kyle Lowry nelle improvvisate vesti di coach assieme al rapper Fat Joe e alla giornalista sportiva Jemele Hill. Sì, un vero e proprio melting pot in cui personaggi famosi e celebrità del grande e piccolo schermo dividono il parquet assieme a ex-campioni del calibro di Jason “White Chocolate” Williams e Oscar Schmidt, da molti ritenuto il più grande giocatore di pallacanestro a non aver mai giocato in NBA. A guardare lo schieramento dell’Ovest, non è che le cose migliori più di tanto. A disposizione di “coach” Draymond Green c’è davvero di tutto: Baron Davis in cabina di regia pronto a regalare assist ad attori e cantanti di tutti i tipi, oltre che a Mark Cuban, vulcanico proprietario dei Dallas Mavericks. 

Jarrius Robertson, la vera star - Il protagonista del match però, è stato Jarrius Robertson, ragazzino di 14 anni di New Orleans che fin dalla nascita combatte con una malattia congenita al fegato, in attesa del secondo trapianto e nel pieno di una massacrante routine fatta di visite e terapie. La vera star locale è lui, la cui storia e la voglia di vivere hanno già fatto notizia in occasione del Super Bowl di Houston di due settimane fa, a cui Jarrius è stato invitato come ospite della NFL e a cui ha partecipato con il suo solito entusiasmo. Non poteva dunque mancare all’appuntamento con l’All-Star Weekend, tenuto quest’anno proprio nella sua New Orleans. Un’occasione unica vissuta come se fosse al parco giochi, tra domande in conferenza stampa a Russell Westbrook e Anthony Davis, e pretesto per organizzare scherzi alle star NBA: dalla catena che tutti gli invidiano e che Draymond Green vorrebbe rubargli al monito lanciato a Anthony Davis: “Un giorno sarò un All-Star come te”.

Alla fine il suo momento di scendere in campo è arrivato, con tanto di ovazione e canestro al primo tentativo: "Non permettere a nessuno di dire che non puoi fare qualcosa. Bisogna soltanto crederci".