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NBA, non bastano i 24 di Gallinari. Hornets ko

NBA

Perdono in casa i Denver Nuggets 98-105 contro Memphis, nonostante l'ottima prestazione di Danilo Gallinari. Cinque punti per Marco Belinelli nella sconfitta all'overtime dei suoi Hornets contro i Clippers

Denver Nuggets-Memphis Grizzlies 98-105 – I Memphis Grizzlies portano a casa dal Pepsi Center un successo tanto complesso quanto importante per la loro rincorsa al quarto posto (e al fattore campo nei playoff). Merito delle seconde opportunità sfruttate meglio dagli ospiti (21-13 in favore di Marc Gasol e compagni), frutto soprattutto della battaglia vinta a rimbalzo dai Grizzlies contro una delle migliori squadre sotto le plance dell’intera NBA (i Nuggets sono primi per % di rimbalzi catturati). I padroni di casa infatti, a contatto per tutto il match, vedono scappare via Memphis nei cinque minuti finali, trascinata da 13 dei 31 punti di Mike Conley, invogliato anche dai compagni a prendere più responsabilità in fase realizzativa: “Un suo tiro non preso, è un pessimo tiro per il nostro attacco”, commenta Zach Randolph, il migliore in uscita dalla panchina con 20 punti e 11 rimbalzi. Il terzo in doppia cifra è Marc Gasol, con i suoi 23 punti (con tre triple) decisivi nel regalare il quarto successo consecutivo a Memphis in quel di Denver; un dato curioso se si pensa che quello complessivo recita 9-32 a Mile High City.

Non bastano i 24 di Gallinari – In casa Nuggets il miglior realizzatore è il nostro Danilo Gallinari con i suoi 24 punti, più aggressivo e coinvolto del solito viste le 16 conclusioni tentate e soprattutto gli 11 liberi conquistati. Assieme a lui, tutto il quintetto della squadra del Colorado chiude in doppia cifra, senza riuscire però a raggiungere quota 100, ago della bilancia in questa regular season per i Nuggets. Ogni volta infatti che Denver non è riuscita a superare i 100 punti realizzati (12 volte), è sempre arrivata una sconfitta. “Non abbiamo giocato secondo quello che è il nostro stile – commenta un Nikola Jokic da 10 punti, 11 rimbalzi e 6 assist -; continuando in questo modo non vinceremo molte partite in futuro. Dobbiamo giocare meglio, molto meglio”. Al successivo commento da parte del centro serbo invece, riguardo il sentirsi “prosciugato” di energie, risponde direttamente coach Malone: “Le grandi squadre e i grandi giocatori riescono ad affrontare qualsiasi tipo di difficoltà e a trovare un modo per affrontare. Spero che i miei ragazzi riescano a farlo”.

L.A. Clippers- Charlotte Hornets 124-121 OT – Ci avevano creduto e in parte c’erano anche riusciti gli Charlotte Hornets, in vantaggio a 2 minuti dal termine grazie alla tripla di Nicolas Batum e poi bravi a recuperare negli ultimi 50 secondi dei regolamentari cinque punti di svantaggio. Ma ormai i ragazzi di coach Clifford sembrano aver fatto il callo con quello che sta diventando un’incapacità sempre più ricorrente. Alla fine ad avere la meglio all’overtime sono i Clippers, che infliggono così per la 18^ volta in questa regular season una sconfitta alla squadra del North Carolina dopo che Belinelli e compagni sono stati in vantaggio nell’ultimo quarto di gioco. Una pecca enorme per chi sta vedendo inesorabilmente svanire le proprie speranze playoff; gli Hornets infatti sono sprofondati all’undicesimo posto a Est, alle spalle di squadre che fino a 40 giorni fa sembravano ormai spacciate. Da lì in poi però è stato uno stillicidio per Charlotte, sconfitta in 13 delle ultime 15 gare. Così davvero non si va da nessuna parte.

Griffin&Paul, la premiata ditta – Rilanciarsi contro i Clippers allo Staples Center non è di certo facile, soprattutto in una serata in cui Blake Griffin chiude con 43 punti, 10 rimbalzi e 5 assist e in cui Chris Paul, ormai pienamente recuperato, distribuisce la bellezza di 17 assist senza perdere neanche un pallone. Un dato impressionante, soprattutto se confrontato con i 16 di squadra raccolti dagli Hornets al completo (a fronte di altrettante palle perse). Tra gli ospiti, Kemba Walker mette a referto 34 punti, a cui si aggiungono i 31 di Nicolas Batum e i soli 5 di Marco Belinelli, rimasto in campo soltanto per 14 minuti. I Clippers restano così a contatto con i Jazz, vincitori in quel di Washington, e mantengono a distanza i Grizzlies, in quella che sembra essere la sfida più avvincente nella rincorsa ai playoff. Charlotte invece resta a Los Angeles (sì, poteva andare decisamente peggio) per giocare la prossima gara contro i Lakers. Una di quelle partite in cui davvero è vietato sbagliare.