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NBA, Davis e Cousins alla prova San Antonio Spurs

NBA
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I New Orleans Pelicans cercano contro Kawhi Leonard e soci la prima vittoria dell’era “Fire And Ice”: diretta su Sky Sport 2 alle 3:30

Una delle squadre più interessanti da seguire nell’ultimo mese e mezzo di stagione saranno sicuramente i New Orleans Pelicans della nuova coppia DeMarcus Cousins-Anthony Davis. Finalmente potremo vederla all’opera su Sky Sport 2 (in diretta dalle ore 3:30, poi in replica sabato alle 10:55 su Sky Sport 3 e alle 14 su Sky Sport 2), impegnati in casa contro i San Antonio Spurs che intravedono la possibilità di attaccare il primo posto a Ovest occupato dai Golden State Warriors. Con un record di 46 vittorie e 13 sconfitte e con una striscia aperta di cinque successi consecutivi, i ragazzi di Gregg Popovich sono solamente a tre partite di distanza dai campioni della Western Conference in carica, sulle spalle di un Kawhi Leonard in grandissima forma. L’All-Star degli Spurs viaggia quasi a 28 punti di media nelle ultime 10 partite giocate e nell’ultima partita contro Indiana ha firmato il canestro della vittoria, pur viziato da una infrazione di passi ammessa anche dalla Lega nel Last 2 Minute Report.

Alla ricerca della chimica giusta – Quella tra Cousins e Davis ha tutto il potenziale per diventare una combinazione esplosiva, tanto nel bene quanto nel male: finora si è visto soprattutto il male, dato che i Pelicans hanno perso le tre gare disputate con i due in campo, mentre sono tornati al successo nella partita contro Detroit in cui Cousins era assente per squalifica dopo il 18° fallo tecnico stagionale. A parziale scusante di “Boogie” rimane il fatto che le avversarie affrontate (Houston, Dallas e OKC) non erano esattamente semplici, nonché il fatto che i 14 falli nelle tre gare ne hanno limitato il tempo (26.6 minuti) e l’apporto realizzativo (23 punti e 12 rimbalzi) in campo. È altrettanto vero che finora la combinazione ha prodotto un plus-minus di -5.3 in 55 minuti, che parametrato sui 100 possessi diventa un pessimo -12 (95 in attacco e 107 in difesa): se i Pelicans vogliono rientrare nella corsa per l’ottavo posto, distante ora quattro partite, devono invertire in fretta questo trend.

Uno spiraglio per i playoff – Decisamente opposta la situazione in casa Spurs, che dopo un positivo Rodeo Trip concluso con sei vittorie e due sconfitte sono tornati tra le mura amiche e affrontano la breve trasferta di New Orleans prima di disputare tre gare in casa contro Minnesota, Houston e Sacramento. Considerando anche la trasferta a Oklahoma City, la partita coi Pelicans apre un mini-ciclo di cinque partite che i nero-argento possono sfruttare per accorciare le distanze con i Golden State Warriors, che affronteranno in casa nella notte tra sabato e domenica prossima. Considerando le due sconfitte in fila degli Warriors – cosa che non capitava da quasi due anni – e le trasferte che attendono Curry e soci privi di Kevin Durant (quattro delle prossime cinque), gli Spurs possono legittimamente pensare di avere in mano il proprio destino per quanto riguarda il posizionamento nei playoff a ovest.

Difesa d’elite – I San Antonio Spurs stanno reinserendo nelle rotazioni Pau Gasol facendolo partire dalla panchina, come successo nelle ultime tre gare, e utilizzandolo in un ruolo da realizzatore sempre più comune per i lunghi “di peso” che fanno fatica a rimanere in campo contro i titolari avversari. Finora Gasol ha prodotto 16.7 punti di media e 7.7 rimbalzi con eccellenti percentuali (57% dal campo e addirittura 7/9 da tre punti) ed eccellenti risultati per la squadra (+18.6 di Net Rating). Un cambiamento nelle rotazioni dovuta anche all’ascesa di Dewayne Dedmon come centro titolare che sta dando eccellenti frutti, specialmente nella metà campo difensiva: da quando parte in quintetto, gli Spurs concedono solamente 92.1 punti su 100 possessi con lui sul parquet e hanno scalato la classifica fino ad attestarsi come la miglior difesa in assoluto della lega con un rotondo 101.0 di rating difensivo. Un punto di forza che Gregg Popovich cercherà di sfruttare opponendo il suo pacchetto di lunghi alla doppia presenza in post basso di Cousins e Davis.