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NBA, i risultati della notte: Harden 33 Houston ok

NBA

In un possibile anticipo di playoff, i 33 di James Harden decidono la sfida tra Rockets e Grizzlies. Kyrie Irving e LeBron James a riposo, Miami ne approfitta per battere Cleveland. Cade Toronto, i Clippers passano a Chicago

Houston Rockets-Memphis Grizzlies 123-108 – Quella tra Houston e Memphis è una sfida che sa di playoff, incrocio tra la terza e la sesta forza della Western Conference. Il primo tempo al Toyota Center è molto equilibrato, prima che a inizio ripresa si scateni il ciclone James Harden: per il Barba sono 20 punti, 4 rimbalzi e 3 assist nel solo terzo quarto. Giocate che spazzano via i Grizzlies dal parquet, incapaci di contenere la point guard dei Rockets che chiude con 33 punti, 11 assist e 7 rimbalzi. Clint Capela, ormai definitivamente recuperato, approfitta delle attenzioni e dei cioccolatini gentilmente offerti dal Barba in un match chiuso con 24 punti (suo massimo in carriera) e 11 rimbalzi. C’è spazio e gloria anche per Eric Gordon: per lui 18 punti frutto di un letale 6/9 dall’arco. Grazie a questi canestri la guardia dei Rockets sale a quota 180 triple realizzate in uscita dalla panchina: mai nessuno nella storia NBA ha fatto meglio di lui. Un’arma in più a disposizione di Mike D’Antoni, pronto ad andarsi a prendere la vittoria n° 500 da allenatore già dalla prossima sfida contro i San Antonio Spurs.

Chicago Bulls-L.A. Clippers 91-101 – La sfida dello United Center la vincono in rimonta i Clippers, dopo che Chicago era volata anche sul +10 nel secondo quarto, in un primo tempo in cui i Bulls sono sempre stati avanti. Tornati dagli spogliatoi però, la partita cambia: gli ospiti sembrano avere una marcia in più mentre i padroni di casa non riescano più a far canestro, in un terzo quarto chiuso con soli 12 punti a referto. A quel punto per i losangelini è facile ritornare definitivamente in partita e quando Blake Griffin vola a schiacciare due dei suoi 16 punti riportando in vantaggio i Clippers, i ragazzi di Doc Rivers non si voltano più indietro, trascinati nel finale dal protagonista di serata: Jamal Crawford, autore di 25 punti in 26 minuti in uscita dalla panchina. I 16 punti di un Jimmy Butler da soli sette tiri tentati dal campo non bastano ai Bulls per evitare la sconfitta; per i Clippers è la seconda vittoria nelle ultime sei gare, decisiva per avvicinare nuovamente gli Utah Jazz al quarto posto della Western Conference.

Miami Heat-Cleveland Cavs 120-92 – Già senza due titolari (J.R. Smith e Kevin Love) fuori per infortuni, i Cavs a Miami scelgono di far riposare anche LeBron James e Kyrie Irving, responsabili per l’87% della produzione offensiva di squadra nella vittoria ad Atlanta. Ringraziano e ne approfittano i Miami Heat, che vincono la 18^ partita delle ultime 22 disputate grazie ai 23 punti da Goran Dragic, ai 20 con 13 rimbalzi da Hassan Whiteside e ai 17 dalla panchina da Tyler Johnson. Tutto facile offensivamente per gli uomini di coach Spoelstra, che chiudono con il 52.3% dal campo, facendo ancora meglio da tre (52.9%, 18/34). Per gli Heat si tratta della 12^ vittoria consecutiva casalinga contro i Cavs: solo i Kings fanno peggio quando visitano South Beach (sconfitti nelle ultime 15 occasioni). Le due squadre si riaffrontano in Ohio lunedì. 

Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 106-136 – Titolari dell’ottavo e ultimo posto playoff a Est, i Pistons sanno che ogni vittoria conta: per sbarazzarsi dei Sixers mettono assieme una gara da 136 punti totali (massimo stagionale), toccando quota 30 in tutti i quarti di gioco e tirando il 56.8% (54/95) dal campo e il 43.5% dall’arco. Protagonista principale Kentavious Caldwell-Pope, che segna 13 dei suoi 26 finali nel terzo periodo, ma ci sono altri 5 Pistons in doppia cifra tra cui Marcus Morris a 22, Tobias Harris a 20, con sia Andre Drummond (14+14 rimbalzi) che Ish Smith (11+13 assist) in doppia doppia. Per Philadelphia il migliore è Nik Stauskas con 10/15 al tiro per 24 punti, ma va registrato anche il massimo in carriera per assist (8) di Dario Saric, che chiude anche con 19 punti e 6 rimbalzi. 

Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 101-94 – A un primo quarto inguardabile (12 punti segnati, 2/18 al tiro per aprire l’incontro, sbagliando le prime 8 triple), Milwaukee fa seguire il proprio miglior secondo quarto stagionale, chiuso con 41 punti e un protagonista inaspettato: Spencer Hawes. Il lungo (mai schierato in campo da Jason Kidd nelle prime 11 gare dal suo arrivo da Charlotte) segna 14 dei suoi 16 punti nella seconda frazione, ispirando la rimonta dei Bucks che hanno anche 24 punti (massimo stagionale) da Kris Middleton, 21 con 10 rimbalzi da Giannis Antetokounmpo e 17 da un Malcolm Brogdon promosso in quintetto. Nonostante i 19 punti con 7/11 al tiro di Serge Ibaka, il migliore dei suoi, i Raptors perdono per la prima volta nelle ultime 8 gare contro Milwaukee, pagando cara la serata storta di DeMar DeRozan (11 punti ma solo 5/13 dal campo).

Portland Trail Blazers-Brooklyn Nets 130-116 – Vince Portland in casa contro Brooklyn un match molto importante nella rincorsa all’ottavo posto dei Blazers. Il 58-57 di fine primo tempo aveva fatto sperare in una ripresa diversa per i Nets, bravi a riportarsi in partita dopo i 37 punti subiti nel solo primo quarto. Un contro-parziale servito a poco, visto che nella seconda parte di gara sono sempre i padroni di casa a comandare gioco e punteggio. Mai scappati definitivamente, in un match chiuso tirando con il 57% dal campo di squadra. Le difese sono assenti ingiustificate e la sfida a livello di talento offensivo non ha confronti: alla fine sono 31 punti per C.J. McCollum e 19 di Damian Lillard. Brook Lopez chiude invece con 26 punti; che siano inutili ai fini del risultato ormai non è più una novità.