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NBA, vittorie sul filo per Suns, Jazz e Wizards!

NBA
Il tiro della vittoria di Tyler Ulis che suggella la sua prestazione da 20 punti, massimo in carriera (foto Getty)

Dopo il matinée di Atlanta, deciso all'ultimo secondo dalla tripla di Glenn Robinson III, anche Phoenix (canestro decisivo di Tyler Ulis), Utah (Gobert sulla sirena in OT) e Washington portano a casa vittorie al cardiopalma tutte maturate negli ultimi possessi

Phoenix Suns-Boston Celtics 109-106 – Dopo non aver mai neppure toccato il campo in 21 gare stagionali, Tyler Ulis aveva segnato il suo massimo nella NBA (14 punti) nell’ultima gara contro OKC. Contro Boston lo ha migliorato (20, con 8/12 dal campo) mandando anche a segno il canestro della vittoria sulla sirena, dopo una sanguinosa palla persa di Isaiah Thomas nei secondi finali. Il re del quarto quarto (14 dei suoi 35 punti anche stavolta negli ultimi 12 minuti) per una volta ha fallito nel momento chiave, regalando ai Suns il terzo buzzer-beater stagionale (massimo NBA), curiosamente tutti segnati da ex giocatori di Kentucky University (oltre a Ulis, anche Devin Booker il 3 febbraio contro Sacramento ed Eric Bledsoe il 2 novembre contro i Blazers). Per i Celtics, senza Al Horford e Avery Bradley, un brutto colpo d’arresto nell’inseguimento a Cleveland per l’ipotetica testa di serie n°1 ai playoff a Est. Oltre ai 35 di Thomas, coach Stevens ha avuto 16 punti e 10 rimbalzi da Jae Crowder, mentre il top scorer di Phoenix è stato Eric Bledsoe a quota 28 e 16 punti sono arrivati da Devin Booker. Quarto successo consecutivo in casa per i Suns. 

Sacramento Kings-Utah Jazz 109-110 OT – Rudy Gobert è il doppio eroe della serata, diventando solo il terzo giocatore dell’anno (dopo Bledsoe e Damian Lillard) a mandare a segno il canestro decisivo – con 5 secondi o meno al termine – tanto dei tempi regolamentari (con un sottomano mancino viziato da una violazione di passi) che dell’overtime (contestato per un’eventuale interferenza a canestro, ma considerato valido dagli arbitri all’instant replay). È quindi del centro francese – per lui 16 punti ma anche 24 rimbalzi e 3 stoppate,  – la firma in calce alla vittoria al fotofinish dei Jazz, che hanno 28 punti dal rientrante Rodney Hood (suo massimo stagionale) e 23 da Gordon Hayward. Per i Kings si tratta della seconda sconfitta interna alla sirena – unica squadra punita due volte in stagione nei secondi finali davanti al proprio pubblico – e della quarta nelle cinque disputate dalla cessione di DeMarcus Cousins, maturata dopo un ultimo quarto da soli 16 punti e con 6 palle perse. Ty Lawson con 19 punti il migliore dei californiani, che hanno tutto il quintetto base (e sette giocatori in totale) in doppia cifra.

Washington Wizards-Orlando Magic 115-114 – A giudicare dalle ultime gare, l’arrivo di Bojan Bogdanovic è stato senza dubbio un gran colpo per la squadra della Capitale. Di nuovo a quota 27 punti quattro giorni dopo la prestazione messa in scena a Toronto (6/7 da tre), il tiratore croato ha chiuso con 8/10 dall'arco e segnando 15 dei suoi 27 nel quarto quarto, compreso il canestro poi decisivo a meno di 50 secondi dalla sirena finale. Punti fondamentali per portare a termine la rimonta dal -17 in cui Washington si era ritrovata sull’88-71 per gli ospiti a 2:44 dalla fine del terzo quarto. Per gli Wizards decisivi anche i 32 punti di Bradley Beal e i 19 con 10 assist di John Wall, mentre è l’ex Raptor Terrence Ross il migliore dei Magic con 20 punti, seguito dai 19 di Evan Fournier e dalla doppia doppia (14 con 15 rimbalzi) di Bismack Biyombo. Washington, vincente in 3 delle ultime 4 gare, è ora terza a Est.