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NBA, Leonard onnipotente, è Spurs il derby texano

NBA

Sono le giocate nel finale di Kawhi Leonard, dopo un meraviglioso duello personale con James Harden (39 punti a testa), a fissare il 112-110 con cui San Antonio batte Houston per l'ottava vittoria consecutiva degli Spurs

Esagerato dire che non si vedesse uno one-man show di questo tipo dagli ultimi 52 secondi – canestro-recupero-canestro – in maglia Bulls di Michael Jordan? La prestazione di Kawhi Leonard contro i Rockets ha ricordato proprio quello, per i 39 punti complessivi con 12/18 al tiro e 4/5 da tre, per i 17 segnati nell’ultimo quarto (contro i soli 4 di James Harden), per i 6 rimbalzi e i 5 assist, ma soprattutto per le giocate decisive dei momenti finali. Alla tripla del sorpasso (110-108 Spurs, che fa mettere le mani dove c’erano una volta i capelli a niente meno che Manu Ginobili), il n°2 nero-argento ha fatto seguire un’incredibile stoppata sulla penetrazione al ferro di Harden, per poi subire fallo e archiviare la pratica con due liberi conclusivi. I cori di “M-V-P, M-V-P” dell’AT&T Center di San Antonio sono la degna conclusione di una prestazione davvero leggendaria, che consolida – se mai ce ne fosse stato bisogno – la legittimità del suo nome all’interno del dibattito per il premio di miglior giocatore del campionato. In attesa di vedere se il premio annuale finirà o meno nelle sue mani, comunque un bel modo di festeggiare il titolo di giocatore della settimana appena incassato, sette giorni in cui ha viaggiato a 32 punti, 9 rimbalzi, 4.3 assist e 4 recuperi (leader nella lega) di media a partita in tre vittorie dei suoi Spurs.

Parziali ed equilibrio – E dire che gli Houston Rockets, trascinati dai 18 punti con 6/7 al tiro di un ispiratissimo Harden – per lui medie di 26.7 punti, 11.7 assist e 10 rimbalzi nei tre precedenti scontri stagionali con gli Spurs – erano partiti davvero forte nel primo quarto, chiuso tirando quasi il 70% dal campo in netto vantaggio, 39-23. Un 10-0 di parziale Spurs marchiato LaMarcus Aldridge (15 per lui alla fine) rimette in partita i padroni di casa, che nel secondo quarto tengono Houston a soli 15 punti segnati ma che vedono Harden (39 con 12 assist alla fine per lui) siglare un 5-0 in apertura di secondo tempo che rimette nuovamente avanti i Rockets di 12, 59-47. Accusato il colpo, San Antonio reagisce ancora una volta immediatamente, con un altro break da 11-0 e un paio di schiacciate di David Lee che portano gli Spurs in vantaggio sul 73-71. Nessun giocatore in doppia cifra, ma 34 punti totali, la panchina di San Antonio ha la meglio su quella di Houston, che mette a segno 28 punti con Eric Gordon (4/10) e Lou Williams (1/10) entrambi protagonisti di brutte serate al tiro. L’ultimo quarto vede le due squadre alternarsi più volte alla guida dell’incontro (per 14 volte si scambiano i vantaggi) fino gli eroismi nel finale della superstar nero-argento che assicura a San Antonio l’ottava vittoria consecutiva, consolidando il vantaggio proprio su Houston per il secondo posto a Ovest e non abbandonando le speranze di poter insidiare Golden State in testa (49-13 contro 52-11 i record).