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NBA, Boston va a fare visita a Golden State

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Curry_Thomas

In onda su Sky Sport 2 questa notte la sfida tra Golden State Warriors e Boston Celtics. Steph Curry vs. Isaiah Thomas, ma non solo in quello che è l'incontro tra due delle squadre più interessanti e spettacolari dell'intera lega

Dopo cinque partite in fila in trasferta, i Golden State Warriors tornano a Oakland con un Kevin Durant in meno rispetto a quando sono partiti, ma con due vittorie in fila per tenere a distanza i caldissimi San Antonio Spurs di Kawhi Leonard. Al contrario, i Boston Celtics sono reduci da due sconfitte consecutive e cinque delle ultime otto, alle prese con problemi di infortuni (Al Horford ancora alle prese con un problema al gomito) e di malumori (ad Isaiah Thomas non è andata giù la sconfitta coi Clippers…). Per questo la sfida di stanotte alle 4:30 — in diretta su Sky Sport 2 e in replica domani alle 14 e alle 17:30, telecronaca di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna — alla Oracle Arena può essere un test importante per entrambe le squadre al top della propria conference.

Cercando la quadra senza KD — L’infortunio di Durant è coinciso con le due prime sconfitte consecutive degli ultimi due anni, ma nelle successive due gare gli Warriors si sono rimessi in piedi anche per le migliori percentuali al tiro di Steph Curry, che ha tirato 11/25 dall’arco dopo tre partite pessime da 4/31 combinato. Ovvio che gli Warriors abbiano bisogno di un contributo realizzativo maggiore da parte del proprio MVP in assenza dell’altro miglior marcatore di squadra, ma anche gli altri protagonisti della miglior squadra della NBA dovranno fare un passo avanti. Il primo a rispondere presente è stato Andre Iguodala, che contro gli Atlanta Hawks ha registrato il suo massimo stagionale a quota 24 punti in uscita dalla panchina, ma si attendono prestazioni migliori anche da Klay Thompson e Draymond Green, che solo una volta sono andati sopra quota 20 nelle ultime quattro gare (Klay con 29 a New York).

Qui Boston — Dopo aver passato “indenni” la deadline del mercato, i Celtics hanno colto una vittoria di prestigio contro i Cleveland Cavaliers in casa, ma non sono riusciti a dare continuità a quel successo: invece di avvicinarsi ai campioni in carica, i ragazzi di coach Stevens hanno dovuto osservare sia Toronto che Washington avvicinarsi sempre di più per insediare il loro secondo posto a Est — cosa che ha provocato un po’ di nervosismo in spogliatoio, anche perché le ultime sconfitte contro Suns e Clippers sono arrivate chiudendo malissimo le partite. Thomas ha silenziosamente criticato il suo allenatore evitando di rispondere alle domande sulle rotazioni adottate contro i Clippers, ma ha recitato comunque la parte del bravo giocatore franchigia dicendo che “possiamo cominciare una striscia da cinque vittorie consecutive già dalla prossima”. Come a dire: dipende solo da noi, anche se l’avversario di giornata è tutt’altro che semplice da affrontare.

Precedente — C’è un motivazione ulteriore per gli Warriors nella partita: lo scorso anno la loro striscia di 54 vittorie consecutive in casa (e la possibilità di finire la stagione imbattuti tra le mura amiche) si interruppe proprio contro i Celtics — una squadra che non è esattamente amatissima nel resto della lega, soprattutto per le “bocche larghe” di Jae Crowder e dello stesso Thomas. Proprio il suo scontro con Curry è una sfida nella sfida: come spesso accade i due potrebbero non incrociarsi in campo, visto che i loro allenatori tendono a “nasconderli” su esterni meno pericolosi con il pallone tra le mani, ma è indubbio che le fortune delle rispettive squadre passino dalla loro capacità di creazione per tutto il resto dei compagni. Per due roster che non vantano particolari rimbalzisti di alto livello, sarà interessante anche vedere chi avrà la meglio sotto i tabelloni: senza Horford e Jerebko i Celtics sono spesso costretti a schierare Amir Johnson (lontano dai tempi migliori) o andare col quintetto piccolissimo, che però è stato massacrato dai Clippers nel secondo tempo dell’ultima partita giocata. E andare “small” sul campo degli Warriors equivale al suicidio: cosa si sarà inventato Brad Stevens per dare una possibilità di vittoria ai suoi? Lo scopriremo stanotte dalle 4:30 in poi.