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NBA, a riposo i Big3 dei Cavs: scoppia la polemica

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Cleveland lascia in panchina LeBron James, Kyrie Irving e Kevin Love nella partita persa 108-78 contro i Clippers. Una scelta che ha fatto arrabbiare la lega, visto che la gara era in diretta nazionale su ABC. Per il GM David Griffin però, la decisione in questo caso è molto diversa da quella fatta dagli Warriors sette giorni fa

La scelta fatta dai Cleveland Cavaliers di lasciare a riposo i vari LeBron James, Kyrie Irving e Kevin Love, consegnando di fatto la partita in mano ai Clippers, non è stata ben digerita dal pubblico dello Staples Center e neanche dalla NBA, che aveva riservato al match la diretta nazionale in tv. “Dobbiamo cercare di proteggere in tutti i modi il prodotto che offriamo”, commenta coach Doc Rivers a fine partita. “So che è difficile, è complicato pianificare un calendario che eviti situazioni di questo genere, ma giocare una partita in back-to-back in diretta nazionale su ABC non è di certo la scelta migliore”. Rivers è il primo a non puntare il dito contro gli allenatori che scelgono di preservare le forze dei propri giocatori in vista di una lunga serie di partite logoranti. “Odio il fatto che ci vadano di mezzo i tifosi – prosegue -, tutti quanti siamo contrari, sappiamo che questo non fa felice nessuno. Ma io sono il primo ad averlo fatto a Denver qualche giorno fa. C’erano un sacco di magliette di Blake e DeAndre sugli spalti; mi è dispiaciuto molto”.

Ripensare il calendario NBA - Rivers suggerisce poi anche un possibile rimedio a questo spiacevole ripetersi di defezioni, come già successo con molto clamore nel match tra Golden State Warriors e San Antonio Spurs di sabato scorso. “Credo che la soluzione sia quella di considerare le partite che vanno in diretta nazionale come se fossero delle gare pomeridiane, evitando quindi di giocare la notte prima e anche quella seguente”. A differenza di quanto accaduto nella partita dell’AT&T Center, questa volta la lega non sembra avere accettato di buon grado le numerose defezioni che ancora una volta hanno reso di scarso interesse la partita più attesa della notte. “Sì, non mi sono sembrati molto felici”, è il commento sarcastico del GM dei Cavaliers David Griffin, che racconta di essere stato contattato telefonicamente. Il dirigente dei campioni NBA ci tiene però a sottolineare il fatto che il suo lavoro non è quello di preservare gli interessi delle tv che mandano in onda le partite di cartello: “La società mi paga per provare a vincere il titolo, non posso fermarmi troppo a ragionare su come queste scelte vengono percepite dalla gente. In realtà noi abbiamo tenuto a riposo soltanto un giocatore questa notte, visto che tutti gli altri in realtà sono alle prese ancora con gli infortuni. Non penso che abbiamo fatto qualcosa di così oltraggioso”. Per Griffin poi c’è una bella differenza rispetto alla scelta fatta da Golden State la scorsa settimana: “La nostra è una situazione ben diversa: in quel caso sono stati tre giocatori in piena forma che per scelta sono stati tenuti fuori. Non è quello che è successo questa notte. Non abbiamo mai avuto a disposizione quest’anno il roster al completo a causa degli infortuni; purtroppo le cose per noi stanno così e dobbiamo farci i conti”.

“LeBron voleva giocare” La scelta annunciata da coach Tyronn Lue poco prima della palla a due era quella di non sfiancare James con l’ennesima partita da uomo solo al comando. “LeBron voleva giocare. Lui era arrabbiato per questa decisione, ma credo che questa fosse la scelta migliore e non quella di costringerlo a tirare la carretta da solo giocando ancora una volta tanti minuti. È meglio per tutti che ci sia domani contro i Lakers, quando potranno tornare in campo anche Kevin e Kyrie che invece sono limitati dagli infortuni. So che può essere difficile da digerire, ma è quello che abbiamo preferito fare anche grazie ai consigli arrivati dallo staff medico. So che questa è una scelta che va contro gli interessi televisivi e chiedo scusa alla ABC. Ma di certo non è stata intenzionale, sul serio”. All’assenza dei Big Three si è aggiunta poi quella di Kyle Korver, fuori per la sesta partita consecutiva: “Sembra stia recuperando nel migliore dei modi. La speranza è quella di poterlo recuperare presto”. Non interesserà alle tv magari, ma a coach Lue potrebbe essere un rientro in campo decisivo.