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NBA, Denver vince e continua a sperare nei playoff

NBA

I Nuggets battono in casa 122-106 i New Orleans Pelicans e accorciano a una sola partita la distanza dall’ottavo posto di Portland. Per Danilo Gallinari 13 punti

Denver vince 122-106 la sfida contro i Pelicans, in equilibrio per poco più di un tempo prima che il cambio di marcia dei padroni di casa abbia reso sostanzialmente inutile l’affannosa rincorsa di New Orleans. I Nuggets piazzano un parziale da 41-24 nel terzo periodo, prima di gestire senza troppo affanno il margine accumulato. Un successo che riporta Danilo Gallinari e compagni a una sola partita di distanza da Portland, in quella che resta forse la sfida più interessante in questi ultimi giorni di regular season. Denver deve ancora giocare contro OKC (2 volte) e Dallas, mentre i Blazers hanno tre partite in casa contro Jazz, Spurs e Pelicans. Tutto è ancora dunque da decidere e coach Malone ci tiene a sottolineare come in molti li avessero dati per battuti troppo in fretta. “Sono molto ottimista sulle nostre possibilità di raggiungere i playoff. Dopo la sconfitta dello scorso 31 marzo contro Charlotte tutti hanno scritto che eravamo definitivamente spacciati. E invece siamo ancora qua: il trucco è non ascoltare tutto quello che viene detto e scritto, è solo una distrazione”.

Pelicans senza Cousins – Ai Pelicans invece, a cui il risultato interessava davvero in maniera relativa vista la deludente stagione, non bastano i 25 punti messi a referto nei soli 24 minuti trascorsi in campo da un Anthony Davis orfano di DeMarcus Cousins, costretto a restare fuori a causa di un problema al tendine d’Achille della gamba destra. “Loro hanno segnato un’enormità di canestri facili vicino a canestro: lay-up, schiacciate e semplici appoggi”, racconta a fine gara il numero 23 di New Orleans. “Dobbiamo fare un lavoro migliore soprattutto a livello difensivo”. Anche Alvin Gentry schiva le insinuazioni che vorrebbero far credere che New Orleans è una squadra migliore senza DeMarcus Cousins in campo: “Ci vuole un bel po’ di fantasia per credere che l’assenza di un giocatore che viaggia a 27 punti e 11 rimbalzi di media possa fare bene alla squadra”. Considerazioni che lasciano il tempo che trovano soprattutto se fatte in questo momento. La squadra della Louisiana ha chiaramente puntato al medio periodo, scommettendo sulla compatibilità tattica e tecnica che potrà nascere tra Davis e Cousins.

La gioventù dei Nuggets – Chi invece può sperare di crescersi in casa dei campioni è Denver, con un roster che in parte pecca di esperienza, ma la personalità a giocatori come Jamal Murray non ha davvero mai fatto difetto. Nonostante nella mente (e sullo scout) di molti sia considerato come un tiratore affidabile, la facilità con cui spesso e volentieri è riuscito ad arrivare al ferro contro i Pelicans ha sorpreso molti, ma non di certo lui: “Posso fare una cosa del genere ogni volta che voglio”, commenta soddisfatto al termine della gara da 30 punti (suo massimo in carriera), con 10/14 al tiro, titolare al fianco di un Gary Harris convincente da 20 punti, 6 rimbalzi e 9 assist. “Non è di certo un giocatore che si spaventa della pressione o delle partite complicate”, racconta coach Malone. “Lui scende in campo e gioca semplicemente con tutta quella convinzione. È fantastico vederlo in azione”. A orchestrare l’attacco dei Nuggets assieme a lui ci ha poi pensato il solito Nikola Jokic che ha chiuso la sfida con 23 punti, 12 rimbalzi e 5 assist. “Vedere questi ragazzi giocare già a un livello così alto, non può che far ben sperare per il futuro della franchigia”, chiosa l’allenatore della squadra del Colorado. Per scoprire se al loro fianco ci sarà anche il nostro Danilo Gallinari (13 punti per lui nella notte), bisognerà attendere l’estate.