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NBA, Flavio Tranquillo: “Westbrook ricorda il primo Michael Jordan"

NBA

Flavio Tranquillo e Alessandro Mamoli discutono della capacità di leadership e di essere protagonista in positivo e/o in negativo di Russell Westbrook, abituato a dare più di chiunque altro in campo e costretto ad andare fuori giri nel finale di gara proprio come faceva il numero 23 una trentina di anni fa...

Dopo la super prestazione di gara-2 (tripla doppia da 51 punti, mai nessuno nella storia NBA c’era riuscito prima ai playoff), la discussione su quanto sia positivo e/o negativo l’impatto di Russell Westbrook sui Thunder tende a dividere ancora di più gli osservatori. C’è chi difende infatti la point guard di OKC, un uomo solo sull’isola che porta avanti la sua personale battaglia compiendo via via imprese titaniche che non sempre conducono al successo la sua squadra; mentre dall’altra c’è chi punta il dito sulla mancanza di altruismo e di fiducia nei compagni, come testimoniato dai 18 tiri (14 dei quali sbagliati) presi da Westbrook nel solo quarto periodo della sfida persa contro i Rockets. Il punto di vista espresso da Flavio Tranquillo durante l’edizione quotidiana di Basket Room (in onda dal lunedì al venerdì dalle 18.15 su Sky Sport 24) prende spunto dalla prestazione da 63 punti messa a referto da Michael Jordan contro Boston il 20 aprile 1986: anche in quel caso il contributo del numero 23 dei Bulls non condusse al successo la sua squadra, né tantomeno evitò le critiche di chi non gli riconosceva di certo tutta la grandezza dimostrata poi negli anni a venire. La capacità di “polarizzare” è la stessa, lo diventerà anche quella di vincere?