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NBA, la straordinaria notte da 53 punti di Isaiah Thomas

NBA
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Il tributo di compagni e colleghi arrivato via Twitter e la dedica dello stesso Thomas al termine di una prestazione che resterà a lungo nella storia del Gioco

Isaiah Thomas ha scelto la serata più difficile a livello emotivo della sua carriera per giocare una partita che gli vale l’ingresso diretto nella storia del Gioco e nel cuore di tutti gli appassionati NBA. Una prestazione clamorosa, arrivata nell’ennesimo giorno in questa dannata post-season in cui la testa non può che andare ancora una volta a sua sorella Chyna, scomparsa prematuramente due settimane fa a causa di un incidente stradale e che proprio oggi avrebbe compiuto 23 anni. “Tutto quello che ho fatto in campo era per lei – racconta a fine gara Thomas con le lacrime agli occhi -. Lei mi stava osservando dall’alto”. E non poteva esserci prestazione più incredibile da poterle dedicare, visto che era dal 2003 che non si segnava così tanto in una gara di playoff (55 punti di Allen Iverson all’epoca, pareggiati i 53 realizzati da LeBron James nel 2007 e da Nate Robinson nel 2013), decisiva nel regalare il 2-0 nella serie a Boston. La valanga di punti messa a referto dal numero 4, 29 dei quali arrivati a cavallo tra quarto periodo e overtime, assumono dei contorni ancor meno scontati a leggere quanto raccontato da coach Stevens a fine partita: "In un certo momento durante la giornata era chiaro che non stesse bene, che era uno di quei momenti in cui il dolore prende il sopravvento, in cui ti senti tutto in subbuglio e difficilmente riesci a scendere in campo. Poi però Isaiah non solo è riuscito a esserci, ma anche a realizzare 53 punti: pazzesco!". Un vero e proprio messaggio inviato verso l’alto da Thomas: “Non poteva esserci altro modo in cui avrei potuto giocare. Dovevo farcela per lei, dovevo vincere per lei”. La voce si rompe a causa dell’emozione più volte sul podio della conferenza stampa e non potrebbe essere altrimenti. “Avrebbe compiuto 23 anni; il minimo che potessi fare era scendere in campo e giocare per lei”. Una dedica calorosa, intima, sentita, come le parole che il mondo NBA gli ha tributato in questa notte che difficilmente dimenticheremo.