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NBA, i Lakers e Magic scaricano Russell: "A noi serve un leader"

NBA

Il GM dei Lakers saluta la seconda scelta assoluta al Draft 2015 e spiega: "Ai Lakers serve un giocatore che sappia rendere migliori i suoi compagni di squadra"

È triste il destino che i Lakers hanno riservato a D’Angelo Russell, passato da potenziale volto franchigia della squadra NBA più famosa al mondo a semplice pedina di scambio. A contentino da allegare come postilla a una trade portata a termine per liberare spazio salariale per altri; per quelli che il salto di qualità possono fartelo fare per davvero. I giallo-viola sotto la nuova guida gestita da Magic Johnson pensano al futuro e hanno deciso di pianificare le prossime stagioni senza la seconda scelta assoluta del Draft 2015 – uno che in teoria ha ancora tutto da dimostrare. E invece in casa Lakers hanno preferito scambiarlo pur di scaricare il pesante contratto di Timofey Mozgov, ereditato dalla scellerata gestione precedente. In cambio sono arrivati Brook Lopez (in scadenza la prossima estate, ma che potrebbe convincersi a restare qualora arrivassero i rinforzi giust) e la scelta n° 27 al Draft, commutata poi in Kyle Kuzma, l’ala di 207 centimetri di Utah che ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo 3&D anche a livello NBA (un giocatore che sappia essere affidabile dall’arco e che in difesa sappia prendersi cura del miglior realizzatore avversario), ma che, proprio come Russell, è una scommessa ancora tutta da confermare.

"Lonzo è quello giusto. E nel 2018..."

Le parole di Magic quindi seguono il solco già tracciato dalle sue decisioni e confermano la durezza dimostrata anche nei fatti dai losangelini: “D’Angelo è un giocatore eccezionale, ha tutte le carte in regola per diventare un All-Star – commenta il GM dei Lakers -. Dobbiamo soltanto ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per noi in questi anni, ma in questo momento ai Lakers serve un leader. Un talento che sappia rendere migliori i suoi compagni di squadra e allo stesso tempo uno con cui il resto del roster abbia piacere a condividere il parquet”. Una stoccata neanche troppo velata alla carica divisiva che Russell ha riversato nello spogliatoio giallo-viola; una mossa chiaramente indirizzata a fare spazio in campo (e nel cuore dei tifosi) a Lonzo Ball, una point guard che ai Lakers sperano riesca a coinvolgere i compagni, proprio come fatto nei suoi anni a UCLA. “Sono andato a parlare con il preside e con ben quattro professori dell’high school che Lonzo ha frequentato – racconta Magic -; tutti mi hanno spiegato in maniera differente quanto fossero attratti al tempo dalla sua personalità. E io mi sono detto: ‘Perfetto, è tutto quello che avevo bisogno di sentire’. È un leader nato, uno che sa come trattare le persone. Il tipo di persona che fa al caso nostro”. Un talento a cui affiancare nelle prossime sessioni di mercato i free agent più ambiti – almeno un paio, visti i 60 milioni di dollari a disposizione che avranno i Lakers nell’estate 2018. “Quando hai tutti questi soldi a disposizione, sei certo di poter dare la caccia ai migliori giocatori in circolazione – chiosa Magic -; è cambiata l’inerzia:  in tanti adesso vogliono vestire la maglia dei Lakers. Sono entusiasta e anche tutti nostri tifosi dovrebbero esserlo anche perché, se ho fatto operazioni del genere per liberare spazio, evidentemente ho già avuto determinate rassicurazione che nel futuro potremo nuovamente riempirlo nel migliore dei modi. E ho già detto fin troppo”.