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NBA, Bradley, Smart e Crowder: chi sarà il sacrificato dei Celtics?

NBA

Dario Vismara

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L'arrivo di Gordon Hayward al massimo salariale impone un sacrificio in casa Boston Celtics: chi verrà ceduto tra Avery Bradley, Marcus Smart e Jae Crowder? Ecco tutti gli scenari possibili per Danny Ainge

Dopo una settimana di free agency, la maggior parte dei tasselli che compongono il grande mercato della NBA sono andati al loro posto. Per trovare la giusta collocazione a uno dei più importanti, quello di Gordon Hayward ai Boston Celtics, è però ancora necessario qualche movimento: i bianco-verdi, infatti, sono costretti a scambiare uno tra Avery Bradley, Marcus Smart e Jae Crowder in modo tale da creare abbastanza spazio salariale per offrire a Hayward il massimo salariale, che parte da 29.444.533 dollari e va a salire per altre tre stagioni. Come riassunto da ESPN, i Celtics hanno già dovuto rinunciare a Kelly Olynyk (volato a Miami) e anche facendo a meno di free agent minori come Jonas Jerebko, James Young e Gerald Green, tagliando Jordan Mickey, scambiando Demetrius Jackson e Terry Rozier e lasciando in Europa la prima scelta 2016 Guershon Yabusele, sarebbero comunque a 300mila dollari di distanza dal max di Hayward. Per questo, dato che scambiare Rozier non è un sacrificio obbligatorio, pare che la dirigenza capitanata da Danny Ainge si stia muovendo in maniera aggressiva per trovare un acquirente per i contratti di Bradley, Smart o Crowder. Tre giocatori che in questi anni hanno rappresentato l’anima “operaia” di Boston e che, con contratti più che favorevoli, non dovrebbe essere così difficile muovere in cambio di qualcosa senza dover “pagare” nulla. Eppure i Celtics si trovano in una situazione di svantaggio perché tutte le altre 29 squadre conoscono la loro situazione e la loro necessità di vendere, cosa che inevitabilmente rende più difficile trovare un acquirente disposto a cedere qualcosa di valore ragionevole. Un general manager ha detto al Boston Herald: “È divertente: Avery Bradley non è Paul George. Eppure, proprio come Boston non voleva cedere una scelta di Brooklyn o di Los Angeles a Indiana, le altre squadre sono restie a lasciare qualcosa quando Bradley potrebbe andarsene tra un anno. E anche andando su Smart, bisogna vedere chi si ha a roster e decidere quanto si è disposti a pagarlo la prossima estate”. Ma quali sono gli scenari per i tre giocatori? Proviamo a scoprirlo assieme.

Gli scenari per Avery Bradley

Tra i tre giocatori coinvolti in questo “sacrifico”, Bradley è quello che costa di più: la guardia guadagnerà 8.808.989 dollari nella prossima stagione, ma è molto probabile che guadagnerà molto di più dal prossimo anno, visto che sarà free agent nel 2018 e il suo skillset da 3&D è molto richiesto sul mercato. Bradley è uno dei migliori difensori sul perimetro di tutta la NBA e ha una qualità molto richiesta, quella di poter marcare anche le point guard, che diventa particolarmente utile quando si ha uno come Isaiah Thomas che invece ha grosse difficoltà difensive. Proprio per questo, però, Bradley potrebbe essere il giocatore più difficile da sacrificare per i Celtics e quello di cui si priverebbero meno volentieri, anche perché con il suo 39% da tre punti può tornare molto utile attorno a tre giocatori come Thomas, Hayward e Horford. Bradley sarebbe però anche il giocatore che assicura il “ritorno” maggiore in termini di salario, visto che per stare dentro ai conti i Celtics devono ricevere uno o più giocatori il cui stipendio è inferiore di almeno 2.5 milioni rispetto agli 8.8 di Bradley.

Gli scenari per Marcus Smart

Anche Smart è nelle condizioni contrattuali di Bradley, pur con qualche differenza: il prossimo anno scadrà il suo contratto da rookie (che gli varrà 4.538.020 dollari) e potrà diventare restricted free agent, cosa che darà alla sua squadra la possibilità di pareggiare ogni offerta. Anche lui dal prossimo contratto guadagnerà molto di più, ma rispetto a Bradley è un giocatore più atipico e più difficile da inserire in una squadra: le sue mancanze nel tiro dalla lunga distanza e le doti realizzative sospette lo rendono un giocatore “ibrido” sul perimetro, dovendogli dare di più il pallone in mano per renderlo produttivo (e lo scorso anno non se l’è cavata così male con la second unit di Boston). Quello che lo rende appetibile, però, è la versatilità difensiva: con il suo fisico massiccio e una tenacia straordinaria, Smart può difendere su più ruoli con profitto e in questi anni è stato utilizzato da Brad Stevens anche su un 4 classico come Paul Millsap per cercare di andargli sotto pelle con il suo baricentro basso. Come detto dal GM, però, molto dipenderà dalla valutazione del costo e dei benefici della prossima squadra di Smart, visto che stabilire il suo valore è particolarmente complicato; quello che è certo è che, almeno sulla carta, le sue scarse doti al tiro sono quelle che peggio si sposano con i Big Three dei Celtics – e per questo potrebbe essere il più sacrificabile.

Gli scenari per Jae Crowder

Dal punto di vista contrattuale, Crowder è il giocatore più “sicuro” da scambiare: con circa 21 milioni rimanenti sul suo contratto nelle prossime tre stagioni (rispettivamente 6.796.117 nel 2017-18, 7.305.825 nel 2018-19 e 7.815.533 nel 2019-20 senza alcuna opzione), Crowder produce molto più di quello che costa – e questo è enormemente attraente per qualsiasi squadra, visto che grazie alla sua versatilità nei ruoli di 3 e di 4 è facilmente adattabile a ogni tipo di quintetto e compagno di squadra, pur sovrapponendosi a Hayward sulla carta come ala piccola (cosa che inevitabilmente gli toglierà minutaggio). Crowder non è un giocatore con punti nelle mani, ma è un leader carismatico e vocale che viene enormemente rispettato per la mentalità che porta in campo, capace di essere duro in difesa e punire col 40% da tre (almeno nella scorsa stagione) in attacco sugli scarichi dei compagni. Su di lui si sono concentrate le prime voci, perché pare che i Jazz siano interessati a imbastire una sign & trade in modo da ricevere Crowder in cambio di Hayward, salvando il salvabile in una situazione ormai irrecuperabile. Ma c’è da scommettere che tante altre squadre sarebbero interessate ai suoi servigi, offrendo magari dei giocatori interessanti a Boston senza semplicemente riceverlo e assorbirlo nel proprio spazio salariale. Sarà una situazione in divenire nelle prossime ore, forse una delle ultime grandi tessere del domino a cadere e uno snodo chiave del futuro prossimo dei biancoverdi: tenendo Bradley, Smart e Thomas nella prossima estate, il monte salari potrebbe decollare fino a quota 150 milioni di dollari, entrando di gran carriera in territorio di luxury tax: un prezzo alto da pagare e che Crowder invece, con il suo contratto per altre tre stagioni, mitigherebbe. Quale sarà la scelta finale di questa estate piena di decisioni per Danny Ainge?