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New York offre 71 milioni per Tim Hardaway Jr.: Atlanta non pareggia

NBA
Tim Hardaway Jr., 25 anni, ha giocato le prime due stagioni della sua carriera a New York (Foto Getty)
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I Knicks capitanati dal GM Steve Mills hanno offerto 71 milioni in 4 anni all’ex Tim Hardaway Jr., restricted free agent di Atlanta. Gli Hawks, all'unanimità, hanno deciso di non pareggiare l’offerta, lasciandolo partire verso New York

Phil Jackson e il suo Triangolo avranno anche lasciato New York, ma certe triangolazioni fanno fatica a sparire. Due anni dopo aver scambiato Tim Hardaway Jr. con gli Atlanta Hawks ricevendo una prima scelta al Draft diventata Jerian Grant, e un anno dopo aver utilizzato Grant per arrivare a Derrick Rose, i New York Knicks hanno rinunciato ai diritti su Rose per offrire 71 milioni di dollari in quattro anni… a Tim Hardaway Jr. Essendo un restricted free agent, gli Hawks avevano 48 ore per pareggiare l’offerta fatta dai Knicks, che include un’opzione a favore del giocatore per il quarto anno e un bonus del 15% nel caso in cui venga scambiato, come riportato da ESPN, ma hanno deciso di non pareggiare, lasciando spazio ai Knicks. La guardia è reduce dalla sua miglior stagione in carriera con 14.5 punti di media in 28 minuti, sostituendo con profitto la produzione di Kyle Korver dopo lo scambio con Cleveland grazie anche a un buonissimo 38% da tre punti. Hardaway è anche diventato un difensore passabile dopo un tremendo inizio di carriera a New York, ma 17.8 milioni all’anno per un giocatore del genere paiono decisamente esagerati a questo punto della carriera: Hardaway ha solo 25 anni, e per questo può ancora migliorare, ma non riempie un ruolo scoperto nella rotazione dei Knicks (che nella posizione di guardia tiratrice hanno già Courtney Lee, ancora sotto contratto per tre anni a 52 milioni di dollari complessivi) e hanno appena scelto il francese Frank Ntikilina (che potrebbe non essere pronto a essere una point guard titolare in NBA e avrebbe forse fatto meglio a giocare diversi minuti da “2” al fianco di un playmaker più esperto). Quella della point guard titolare era stata indicata come una priorità da parte dei Knicks insieme alla ricerca di una soluzione per Carmelo Anthony, ma la prima scelta del GM Steve Mills — che ora guida la dirigenza dopo l’addio a Phil Jackson — è stata quella di tornare su un “figliol prodigo” con un’offerta fuori mercato, con un contratto simile a quello firmati da Allen Crabbe o Tyler Johnson un anno fa con Brooklyn e poi pareggiati da Portland e Miami. Con questo contratto New York ha effettivamente finito lo spazio salariale a disposizione per quest’estate, dovendo accontentarsi di scelte di ripiego per il ruolo di point guard dove al momento a roster ci sono solo Ntikilina e Ron Baker. "Riportare Tim alla sua squadra originaria in NBA è un momento importante per lui e per questa franchigia" ha dichiarato il GM Mills nel comunicato stampa ufficiale. "Il suo profilo di ala versatile il cui gioco è in continuo miglioramento, si inserirà perfettamente nel nostro gruppo di giocatori che compongono un roster che punta sulla gioventù, sull'atletismo, sulla responsabilità e sull'altruismo".