Please select your default edition
Your default site has been set

NBA: Daryl Morey e l’amore per il teatro, produttore dello spettacolo “Small Ball”

NBA
Small_Ball

Il GM degli Houston Rockets ha prodotto assieme "a un gruppo di amici" uno spettacolo in cui il teatro incontra il basket, le due grandi passioni di Morey: "In realtà ho soltanto messo i soldi"

Daryl Morey, GM degli Houston Rockets, ha da sempre dimostrato di essere un personaggio eclettico e ricco di risorse e la presentazione dello spettacolo teatrale “Small Ball”, che lo vede impegnato nel ruolo di produttore esecutivo è soltanto l’ultima sfaccettatura della personalità poliedrica mostrata dal dirigente della squadra texana. “Siamo soltanto un gruppo di amici con competenze diverse e io recito la parte del produttore esecutivo. In sostanza, ho messo soltanto i soldi”, scherza Morey rispondendo alle domande di Scott Cacciola del New York Times. Il GM dei Rockets è da sempre un grande appassionato di teatro e più in generale uno spettatore curioso e assiduo di ogni sorta di show: “Sogno un giorno di poter vivere a New York e di andare soltanto a vedere spettacoli”. Il suo uscirà il prossimo aprile, in calendario al Catastrophic Theatre di Houston, situato a meno di tre chilometri dal Toyota Center. La storia non è facilmente catalogabile, anche se punta a essere un musical come quelli messi in scena a Broadway: su un’isola di nome Lilliput, gli abitanti decidono di sfidare il mondo mettendo assieme una squadra di basket che parteciperà a un torneo internazionale. Per rinforzare la propria squadra i lillipuziani (che guarda caso sono tutti bassi), decidono di ingaggiare Michael Jordan, un giocatore che ha lo stesso nome della stella dei Bulls, ma non il talento per la pallacanestro del grande MJ. Inoltre a Lilliput non è concepito il numero 5, non riescono a comprenderne l’esistenza (un po’ come i romani che non avevano pensato al numero 0, con le dovute proporzioni ovviamente). E così scendono in campo sempre in quattro, partendo ogni match con un deficit evidente. “Mi sembrava onestamente una cosa abbastanza assurda – sottolinea Morey -, io che con i numeri ci lavoro non riuscivo a immaginare uno scenario simile. Mi sono sentito però rispondere dall’autore ‘Ho scritto più di 40 spettacoli: funzionerà’, e aveva ragione al 100%”. Una trama quantomeno controversa dunque, ma con un produttore come Morey era improbabile venisse fuori qualcosa di diverso: “Quando pensavo all’esistenza di persone contemporaneamente interessate al basket e al teatro, il risultato del diagramma di Venn che tracciavo idealmente, pensavo contenesse nella sua intersezione soltanto un individuo: me. Adesso invece ho capito che c’è anche qualcun altro che unisce queste due passioni”. Tutto pronto quindi per aprire il sipario e affrontare l’ennesima nuova avventura nella carriera del GM dei Rockets, chiamato per una volta al compito più facile di tutti: “Io non dovrò fare altro che sedermi in platea e applaudire”. Ciò che più gli piace fare al mondo.