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NBA preseason: Harden sfiora la tripla doppia al MSG, Boston batte Philadelphia

NBA

"Il Barba" è già in forma per la regular season: 36 punti, 9 rimbalzi e 11 assist nella facile vittoria dei Rockets sul campo dei New York Knicks. I Celtics battono i Sixers nonostante i 15 di Ben Simmons, 20 punti per Ricky Rubio nella vittoria dei Jazz sui Suns. Tutti i risultati della notte

New York Knicks – Houston Rockets 95-117

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Senza Chris Paul tenuto a riposo da coach D’Antoni, James Harden torna a vestire i panni del vice-MVP della stagione 2016-17, ricordando un po’ a tutti di cosa è capace di fare il Barba: 36 punti, 11 assist e 9 rimbalzi in 37 minuti sembra uno di quei tabellini che così tante volte abbiamo letto la passata regular season, anche se va detto che l’avversario non era di certo dei più performanti. I New York Knicks di questa preseason infatti mostrano già tutti i limiti di una squadra ancora chiaramente alla ricerca di un’identità. Senza Porzingis, McDermott, Noah, Hernangomez e Ntilikina, in campo restano Tim Hardaway Jr. (21 punti), Enes Kanter (14 punti) e davvero poco altro, travolti dal 35-21 del primo quarto piazzato dai Rockets e incapaci di dare un minimo senso competitivo alla gara. Houston ne approfitta, mette a segno 22 triple tirando con il 47% di squadra dall’arco e inizia a scaldare sul serio i motori. CP3 dalla panchina osservava con attenzione: questa squadra ha un’identità e lui dovrà trovare il modo di amalgamarsi al meglio.

Boston Celtics – Philadelphia 76ers 113-96

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Anche con un quintetto base senza stelle formato da Smart, Rozier, Brown, Tatum e Baynes, i Boston Celtics di Brad Stevens non hanno avuto problemi a cogliere la terza vittoria in fila in questa preseason, dominando fin da un primo quarto chiuso sul 37-20. Grande protagonista Terry Rozier con 15 punti, 7 rimbalzi e 3 assist nel solo primo tempo, superato solo dai 16 del rookie Semi Ojeleye, mentre Tatum e Guerschon Yabusele hanno rischiato il disastro quando sono saltati entrambi per un alley oop, con il primo che è ricaduto male facendo temere per il peggio. Per sua fortuna non si è fatto nulla di grave, ma lo stesso non si può dire di Aron Baynes, uscito dopo otto minuti per una iperestensione al ginocchio sinistro. I due rookie di Philadelphia, Ben Simmons e Markelle Fultz, hanno chiuso rispettivamente con 15 e con 12 punti, con il secondo partito dalla panchina contro la squadra che non lo ha voluto scegliere al Draft preferendogli Jayson Tatum (7 punti con 2/6 dal campo).

Detroit Pistons – Indiana Pacers 107-97

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Gli Indiana Pacers giocano la sfida senza schierare nessun giocatore di livello in campo, con il solo Al Jefferson in quintetto e poco altro in uscita dalla panchina, privando ancor di più di senso un match nel quale provare a sistemare un po’ la chimica di squadra. Filosofia in parte raccolta anche da coach Van Gundy, che parte con Marjanovic in quintetto (14 e 5 in 21 minuti) e predica la distribuzione di responsabilità ai suoi: alla sirena finale sono 10 giocatori scesi sul parquet, di cui sette in doppia cifra. Missione compiuta.

Atlanta Hawks – Memphis Grizzlies 100-88

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Se fosse sempre preseason, i risultati sorriderebbero molto più spesso a squadre che, almeno sulla carta, non sembrano avere molte chance di successo. Va detto però che questo genere di amichevoli spesso sono affrontate con grande leggerezza e poca voglia e intensità; tutti vocaboli e concetti che non sono presenti nel dizionario di Dennis Schröder, che come al solito ha deciso di mordere la partita nei 28 minuti in cui è stato in campo, chiusi con 8/17 al tiro e 21 punti. Marco Belinelli è rimasto a guardare, tenuto a riposo da coach Budenholzer che ha deciso di preservare uno dei veterani più preziosi del suo roster. Per l’azzurro ci sarà tempo dal prossimo 18 ottobre per iniziare a incidere quando le partite inizieranno a contare sul serio.

Miami Heat – Charlotte Hornets 109-106

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Con Goran Dragic tenuto ancora a riposo, gli Heat di Spoelstra hanno mandato ben sei giocatori tra i 13 e i 18 punti segnati, guidati dalle guardie Josh Richardson e Tyler Johnson che hanno chiuso con 18 punti a testa, pur lasciando i compiti di creazione a Dion Waiters (14 con 8 assist). Dall’altra parte gli Hornets hanno pareggiato i sei giocatori in doppia cifra degli Heat guidati dai 19 del rookie Malik Monk (ma con 7/22 dal campo), pur dovendo fare a meno di Kemba Walker, uscito nel terzo quarto per un colpo al volto. Pur dando a Marvin Williams il tiro del sorpasso a 15 secondi dalla fine, Charlotte non è riuscita a contenere gli avversari nell’ultimo quarto, perso 17-24.

Dallas Mavericks – Orlando Magic 99-96

TABELLINO - HIGHLIGHTS

È solo preseason, certo, ma a Dallas non possono non esaltarsi nell’assistere al rapido processo di ambientamento della matricola Dennis Smith Jr. La sua è un’altra prestazione molto solida (16 punti, 7 assist, 6 rimbalzi) ma coach Carlisle è tranquillo anche quando il suo rookie meraviglia si siede e al suo posto entra la polizza Barea (8 punti e 9 assist in 19 minuti). Al resto ci pensano Barnes (14) e Nowitzki (10) mentre Orlando registra il 6/10 da tre punti di D.J. Augustin (24 punti in altrettanti minuti), i 14 rimbalzi di Vucevic e i 19 del neo-arrivato Jonathon Simmons.  

Phoenix Suns – Utah Jazz 102-120

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Non c’è Rudy Gobert in mezzo all’area per i Jazz ma ci pensa Ricky Rubio a tirare con percentuali solitamente associate ai lunghi: per lo spagnolo 8/10 dal campo e 20 punti in 15 minuti, spalleggiato da un Donovan Mitchell dalla mano calda (e sicuramente non timido: 7/13 per 17 punti in 23 minuti). Dall’altra parte gli risponde un altro ragazzino dal grilletto facile, Devin Booker, autore di 19 punti con 12 tiri, mentre il rookie Josh Jackson sporca un’altra buona gara da 14 punti con 7 palle perse.  All’intervallo è già 65-41 per Utah, Phoenix non rientra più e concede ai Jazz la quarta vittoria su quattro in prestagione. 

Sacramento Kings – Portland Trail Blazers 83-97

TABELLINO - HIGHLIGHTS

Troppo forti i “Big Three” di Portland – Lillard (14),McCollum (12),Nurkic (16) – che hanno la meglio sulla gioventù di Sacramento, che però qualche segnale positivo a coach Joerger: Justin Jackson chiude con 16 punti, Frank Mason III con 13, lo stesso bottino di Skal Labissier, che ci aggiunge 7 rimbalzi. Nei Kings però riposano 8 giocatori di rotazione, per cui i Blazers alla fine hanno vita facile soprattutto grazie alle buone prestazioni di Nurkic e di Evan Turner dalla panchina (10 e 5 rimbalzi in 17 minuti).