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NBA preseason: Gobert domina a L.A., 4^ sconfitta su 4 per i Cavs

NBA

Il centro dei Jazz spazza via i Lakers con 29 punti e 13 rimbalzi trascinando i suoi alla vittoria insieme al rookie Donovan Mitchell (26 punti). Successo di Chicago in casa di Cleveland (con LeBron James da 17 punti) grazie ai 28 di Justin Holiday e i 15 nell'ultimo quarto di Lauri Markkanen. Vittorie anche per Oklahoma City, Indiana, Toronto e Orlando

Los Angeles Lakers – Utah Jazz 99-105

TABELLINO – HIGHLIGHTS

Gli Utah Jazz portano a casa un altro successo in questa preseason (5-0 il loro record in queste prime settimane di lavoro), battendo in un finale combattuto i Los Angeles Lakers grazie alla tripla a un minuto dal termine del match realizzata da uno scatenato Donovan Mitchell che chiude con 26 punti. Non il miglior realizzatore tra le fila dei mormoni però, visto che a fare meglio di lui ci ha pensato un incontenibile Rudy Gobert da 29 punti e 13 rimbalzi, in una partita semi-perfetta chiusa con 10/12 al tiro e 9/11 ai liberi. Il terzo ventello in casa Jazz lo firma Ricky Rubio: 22 punti e 6 assist per il neo-arrivato, che sta cercando il più possibile di accelerare il suo processo di inserimento nella squadra. E Lonzo? Fuori per infortunio; toccherà aspettare l’inizio della regular season per rivederlo sul parquet.

Cleveland Cavaliers – Chicago Bulls 94-108

TABELLINOHIGHLIGHTS

I Cleveland Cavaliers non vogliono proprio saperne di vincere una partita di preseason (0-4 in queste due settimane), battuti anche dai Chicago Bulls trascinati da un sontuoso Justin Holiday da 28 punti e 11 rimbalzi. La notizia in casa dei vice-campioni NBA però è la prima titolarità di LeBron James, rimasto precauzionalmente a riposo nelle prime tre uscite a causa di un problema alla caviglia subito in allenamento dopo uno scontro involontario con Cedi Osman. Per il numero 23 una gara sotto controllo: 30 minuti, 17 punti con 8/13 dal campo, 5 rimbalzi e soprattutto 8 palle perse, non abituato ad avere attorno tutte quelle facce nuove a attorno e quei compagni dai ruoli rivoluzionati. Al suo fianco la coppia Rose-Wade infatti chiude con 17 punti e 9 rimbalzi in combinata, mentre Kevin Love ormai abitualmente schierato da centro non va oltre un brutto 1/12 al tiro (Thompson in uscita dalla panchina 7 con 11 rimbalzi); una situazione tattica ancora da mettere definitivamente a posto. Da sottolineare inoltre l’ottimo impatto in maglia Bulls di Lauri Markannen in uscita dalla panchina: 7/12 dal campo, quattro triple e 18 convincenti punti nei 30 minuti in campo.

Denver Nuggets – Oklahoma City Thunder 86-96

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I Thunder schierano l’artiglieria pesante contro i Denver Nuggets, partendo con il quintetto ideale sul parquet e raccogliendo rispettivamente 20, 19 e 16 punti dal trio Westbrook-George-Anthony (terzetto da 49 tiri dal campo sui 91 totali, che sono forse anche meno di quelli che inizieranno a tentare in regular season). E dalla panchina? Ci pensa Josh Huestis a metterne 15, uscendo da quella che resta il tallone d’Achille di una squadra che avrà difficoltà a trovare energia e punti a gara in corso. In casa Nuggets Jamal Murray ormai stabilmente in quintetto, ma a farsi sentire è soprattutto Will Barton in uscita dalla panchina: 26 punti e 5 rimbalzi in 30 minuti di gioco, confermandosi pronto in una preseason da 50% dall’arco. Un tiratore del genere coach Malone non potrà permettersi di tenerlo fuori a lungo.

Indiana Pacers – Maccabi Haifa 108-89

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Dopo la partita di ieri in cui erano rimasti tutti a riposo, i titolari dei Pacers si prendono il quintetto, la doppia cifra (tutti e cinque infatti chiudono con almeno dieci punti a referto) e una vittoria che conta il giusto contro il Maccabi Haifa. Le 23 palle perse rendono bene l’idea della macchinosità della manovra di Indiana, che porta a casa il successo numero tre in una preseason i cui risultati al momento sembrano difficilmente replicabili in regular season.

Toronto Raptors – Detroit Pistons 116-94

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"Ai Detroit Pistons non basta la doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi di Andre Drummond…”. Sì, è preseason, ma sembra già di ascoltare una litania che molto probabilmente ripeteremo spesso nei nostri racconti della regular season nelle prossime settimane: la squadra del Michigan che ci prova, che si affida al suo centro, ma che puntualmente perde perché incapace di trovare soluzioni alternative dall’arco (5/17 di squadra e 29%). In casa Raptors invece a fare notizia sono il numero di tentativi da tre punti, prima ancora di quelli mandati a segno: in Canada l’inversione di tendenza sembra evidente (come già raccontato più volte da coach Casey) e le 37 triple vanno in questa direzione (anche se quelle realizzate sono “solo” 13). DeRozan e Lowry chiudono con 20 punti in combinata e uno spuntato 2/10 dall’arco: potranno anche cambiare i temi tattici, ma Toronto continuerà anche quest’anno a dipendere dalle prestazioni dei suoi due All-Star.

San Antonio Spurs – Orlando Magic 98-103

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Partita a due volti in Texas: fintanto che Gregg Popovich ha tenuto in campo i suoi titolari gli Spurs hanno gestito la partita tenendo anche una doppia cifra di vantaggio grazie ai 16 punti di LaMarcus Aldridge e 15 con 6 rimbalzi e 5 assist di Dejounte Murray. Non appena sono stati inserite le riserve delle riserve, però, gli Spurs hanno ceduto nel finale contro i Magic che hanno tenuto in campo sia l’ex Jonathon Simmons (20 punti e 10 assist) che soprattutto Aaron Gordon, il migliore della gara con 27 e 11 rimbalzi.