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NBA, i Los Angeles Lakers corrono ai ripari: ecco la "LaVar Ball Rule"

NBA
LaVar Ball e suo figlio Lonzo parlano dopo la partita nell'area incriminata (foto Getty)
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Come riportato da ESPN, i giornalisti non potranno più intervistare familiari e amici dei giocatori dei Los Angeles Lakers dopo le partite nell’area riservata agli ospiti della squadra. Ennesimo tentativo per arginare le sparate del papà di Lonzo Ball?

Solo quelli che hanno un vero impatto sulla pallacanestro riescono ad avere una regola con il proprio nome, dalla “Lew Alcindor Rule” che impediva ai giocatori del college di schiacciare alla “Derrick Rose Rule” che permette alle giovani stelle di guadagnare di più. Quella che i Los Angeles Lakers hanno iniziato a esercitare dalla scorsa settimana è già stata ribattezzata “LaVar Ball Rule”: come riportato da ESPN, d’ora in poi i media non potranno più parlare o aggregarsi nella zona riservata agli ospiti dei giocatori, quindi i familiari, gli amici o gli agenti che li attendono dopo la partita in aree prestabilite dietro il canestro della squadra ospite o vicino al tunnel degli spogliatoi. Qualunque membro della stampa che verrà pescato a parlare o avere interazioni con loro verrà allontanato dalla sicurezza dello Staples Center o dagli addetti dei Lakers. “Non si tratta di una nuova policy, ma di una regola che esisteva già” ha spiegato un portavoce della franchigia, anche se in molti dentro e fuori dalla squadra non credono che sia una coincidenza. “C’è stata più presenza di media in quell’area rispetto al passato: quella sezione però è esclusivamente per le famiglie e gli ospiti dei giocatori. È una questione di privacy”. Inevitabile fare 2+2 e associare l’esecuzione così restrittiva di questa regola alla presenza di una figura ingombrante come quella di LaVar Ball, che dopo la prima partita contro gli L.A. Clippers aveva parlato alla stampa sul campo (cosa che non gli è permessa, non avendo un accredito) e nelle ultime settimane non solo aveva richiesto di allenare suo figlio più duramente (e quindi aveva criticato indirettamente coach Luke Walton), ma aveva anche “suggerito” che Julius Randle dovesse passare il pallone a suo figlio invece di tenerla nel finale di gara contro i Golden State Warriors, costando la vittoria ai gialloviola. Appare improbabile però che un fiume in piena come papà Ball possa essere arginato da una regola così semplice: di sicuro la franchigia ha lanciato un messaggio a lui e alla sua famiglia, chiedendo di darci un taglio con le sparate a mezzo stampa che non aiutano suo figlio, ma basta uscire dallo Staples o spostarsi in un'altra area per aggirare facilmente questa regola. Sapete come si dice però: patti chiari e amicizia lunga. Considerando che i gialloviola hanno puntato su Lonzo come volto del futuro, meglio mettere subito le cose in chiaro.