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NBA, gli Spurs si prendono un turno di riposo, Westbrook no: vince OKC nel finale

NBA

Gli Spurs fanno ampio turnover nella sfida contro i Thunder, schierando soltanto le riserve e tenendo a riposo tutti i titolari. OKC ne approfitta e vince nel finale, guidata dalla settima tripla doppia stagionale di Russell Westbrook

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Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 90-87

IL TABELLINO

Gregg Popovich si sa, è imprevedibile e sornione, ma di certo mai banale. E contro i Thunder in difficoltà di quest’ultimo mese e con un roster già ampiamente rimaneggiato a disposizione, il coach degli Spurs ha deciso di rinunciare alla sua arma migliore di queste prime settimane, LaMarcus Aldridge, concedendogli un turno di riposo. Assieme a lui sono rimasti seduti anche Manu Ginobili e Rudy Gay, mentre di Tony Parker e Kawhi Leonard non c’era neanche l’ombra. Sul parquet sono rimasti gli altri, neanche tutti a pieno servizio. Popovich infatti ha aggiunto un ulteriore livello di difficoltà al test fatto alle sue riserve: Pau Gasol, Danny Green e Patty Mills non hanno giocato più di sei minuti a testa nel secondo tempo nel quale però, come spesso succede, San Antonio se l'è  giocata fino alla fine, prima di chiudere la gara da sconfitta contro OKC per 90-87. I padroni di casa, tuttavia, non fanno di certo gli schizzinosi, raccogliendo una vittoria necessaria come l’ossigeno per una squadra in affanno: “Una vittoria in questa Lega è sempre un’ottima cosa; non puoi mai dare nulla per scontato o dovuto in NBA”. A parlare così è Russell Westbrook, che come sempre se l’è dovuta sudare: alla fine sono 22 punti con 22 tiri, 10 rimbalzi, 10 assist e 7 palle perse. La settima tripla doppia stagionale per il numero 0; viatico decisivo per il successo vista la pessima serata di Carmelo Anthony (4/10 al tiro, 9 punti) e soprattutto di Paul George, ancora molto impreciso con il suo 2/17 dal campo: “Penso che abbiamo giocato un gran bel match a livello difensivo, è stata una serata dal basso punteggio per gli attuali standard NBA. Abbiamo sbagliato un sacco di tiri con spazio e di appoggi facili al ferro, ma ogni tanto devi vincere partite del genere”. Westbrook continua così a raccogliere record (nessuno in questa regular season ha messo a referto più di due triple doppie), salendo a quota 86 in carriera. Jason Kidd a 107 è già nel mirino, ma anche Magic Johnson (138) e addirittura Oscar Roberson (181) potrebbero vacillare. Soprattutto se questo momento di difficoltà dei Thunder continuerà a costringerlo a fare gli straordinari.

L’infortunio al ginocchio di Kyle Anderson

Le enormi precauzioni (e defezioni), non hanno però risparmiato il già falcidiato roster dei San Antonio Spurs. Nonostante sul parquet il numero di titolari fosse ridotto ai minimi termini, i texani sono stati costretti a incassare un duro colpo quando sul finire di terzo quarto Kyle Anderson è uscito a braccia dal campo. Nel tentativo di attaccare il ferro in penetrazione, il numero 1 dei nero-argento è andato letteralmente a sbattere contro la difesa avversaria, crollando sul ginocchio sinistro immobilizzato sin da subito. Gli esami hanno inizialmente scongiurato il peggio, ma soltanto accurati accertamenti potranno stabilire l’entità del problema e i tempi di recupero. Coach Popovic non sembra preoccuparsene però, e si gode le sue riserve: “Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi; credo davvero che abbiano fatto un lavoro eccellente. La nostra difesa nel secondo tempo è stata molto competente e siamo riusciti a coinvolgere tanti giocatori che di solito non giocano così tanti minuti. Sono stati molto bravi”. Mette tutti a riposo, è costretto a rinunciare a un altro giocatore per infortunio, perde, ma dispensa parole al miele ai microfoni a fine partita. Sì, nessuno è in grado di prevedere cosa dirà o farà Popovich. Nessuno. E il bello in fondo è tutto lì.